Senza cattolicesimo non si può parlare di civiltà

Senza cattolicesimo non si può parlare di civiltà

di Pietro Licciardi

IN UN LIBRO DA LEGGERE E SCARICARE GRATIS L’AVVENTURA DI PADRE BERTHIER, MISSIONARIO IN AFRICA

Siccome le ferie estive sono occasione di riposto, ma anche di buone e sane letture, Informazione Cattolica propone un altro libro da leggere e scaricare gratuitamente da Rassegna Stampa, sito che invitiamo a navigare essendo ricchissimo di documenti e articoli sugli argomenti oggi più “scottanti”, affrontati in una prospettiva cattolica, senza se e senza ma. 

Questa volta il link è alla avvincente avventura africana del gesuita padre Jaques Berthieu, martirizzato in Madagascar nel 1896 e segue i link agli altri martiri del dialogo con i “buoni selvaggi”, come i “poveri” pellirosse e i pacifici” indù.

Si tratta di biografie più avvincenti di quelle del Sandokan di salgariana memoria, perché oltre che santi i missionari sono stati dei veri eroi. Niente a che vedere con certi “pastori” di anime moderni per i quali la conversione al cattolicesimo è quasi un peccato e tutte le religioni portano a Dio, anche quelle che adorano le sataniche Pachamama. E il beato martire Berthieu, il quale «mantenne questa parola del Signore finché rinunciò alla vita, piuttosto che allontanarsi dalla fede” (Benedetto XVI, Lett. Apost. del 21/10/2021), santo lo fu davvero.

Purtroppo abbiamo perso la certezza per cui senza il cattolicesimo non si può parlare di civiltà, ma soltanto di barbarie e anzi, tocca subire le scemenze di sedicenti e sinistri intellettuali woke e cancel culture secondo i quali sarebbero stati i missionari cattolici a inquinare e portare all’estinzione le “fiorenti” culture indigene dei continenti colonizzati dagli europei. Culture paralizzate dalla superstizione, dedite al massacro rituale, al cannibalismo, alla schiavitù e preda di ogni sorta di vizio.

Al contrario i padri missionari non solo dovettero lottare contro queste superstizioni, culti, usanze crudeli e barbare ma anche contro gli stessi colonizzatori europei, man mano che si andavano diffondendo le ideologie laiciste e sempre più razziste che fin dal XVI secolo cominciarono ad avvelenare il nostro continente. 

I padri missionari, come i gesuiti del Paraguay e del Sud America che fondarono le reductiones, al contrario furono i difensori degli indigeni, a costo della loro stessa pelle. Del resto è proprio oggi che ci possiamo rendere conto della portata civilizzatrice che ebbero i missionari cattolici, dal momento che è sotto i nostri occhi che senza il cattolicesimo la società regredisce e inselvatichisce, e il revival del paganesimo che sta vivendo l’Occidente è una prova. 

Hanno voglia di dialogare certi preti e cattolici della domenica ma là dove il cristianesimo arretra avanza la superstizione e la violenza dell’uomo-animale, col quale non si ragiona. 

Benedetto XVI ha così concluso la lettera prima citata: «La vita di questo evangelizzatore […] aiuti i numerosi cristiani oggi perseguitati a causa della fede!». E aiuti tutti noi che in Europa cominciamo ad essere perseguitati dal totalitarismo di una democrazia pagana, e senza valori, come i popoli barbari ai quali missionari come padre Berthieu hanno portato la luce di Cristo.

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