Un’Olimpiade vomitevole, un incubo apocalittico

Un’Olimpiade vomitevole, un incubo apocalittico

di Eugenio Capozzi

LE OLIMPIADI SERVONO SOLO A DUE COSE: ALLO SPERPERO DI SOLDI DA PARTE DEGLI STATI OSPITANTI E ALLA PROPAGANDA DI REGIME

Gli atleti che vomitavano dopo aver nuotato nella Senna fetida – ma dichiarata pulita per decreto – sono la sintesi perfetta dei sentimenti che suscita questa manifestazione di volgare propaganda ideologica: le olimpiadi costruite a propria gloria da un reuccio senza corona che governa a dispetto del suo popolo, da élites che decidono quel che vogliono a dispetto di tutti i popoli.

L’oscenità blasfema della cerimonia in cui si celebravano la distruzione giacobina e il relativismo nichilista, i letti di cartone “per salvare il pianeta”, il fiume fogna, gli uomini con licenza di picchiare le donne…

Non più sport, ma un incubo apocalittico dal quale speriamo di svegliarci presto.

Le olimpiadi avrebbero dovuto essere abolite già dal 1936. Servono solo a due cose: allo sperpero di soldi da parte degli stati ospitanti e alla propaganda di regime. Due cose che spesso coincidono.

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Grazie. Tutto vero. Un orrore che dobbiamo combattere