Blasflemie olimpiche, il vescovo Mansi: “un classico esempio della supponenza dei francesi”

Blasflemie olimpiche, il vescovo Mansi: “un classico esempio della supponenza dei francesi”

di Bruno Volpe

“IN FRANCIA VIVONO MOLTI ISLAMICI. GLI ORGANIZZATORI SAPEVANO CHE UNA CARICATURA DELL’ISLAM NON SAREBBE PASSATA INOSSERVATA E CI SAREBBERO STATE REAZIONI”

Tempo di vacanze, almeno per chi può economicamente permettersele. Del senso cristiano del riposo parliamo in questa intervista con Monsignor Luigi Mansi, vescovo di Andria.

Eccellenza, finalmente le ferie. Che cosa è il riposo e fa bene a corpo e mente?

“Tutti noi abbiamo bisogno di riposo e di abbassare i ritmi dopo una stagione di lavoro, è normale e fisiologico. Penso che un breve periodo di rilassatezza sia non solo giusto, ma persino necessario alla serenità e alla salute. Insomma, è quello che chiamiamo, banalizzandolo, staccare la spina. In questi giorni dobbiamo aver cura di noi, coltivare amicizie gradevoli, fare buone letture, con saggia moderazione”.

Gesù stesso invitava gli Apostoli al riposo…

“Esatto, ma attenzione: il riposo non è ozio o perdita di tempo in senso banale. Tanto meno farsi prendere dalla frenesia di svolgere mille attività, di vedere posti a ripetizione o di stupire gli altri con viaggi in mete strane. Anche nella scelta della vacanza è importante la sobrietà. Certo, chi può permettersi economicamente viaggi e località lontane e lussuose, lo faccia. Tuttavia contrarre debiti, come a volte accade, per la villaggiatura non è saggio, in ogni cosa ci vuole equiibrio. Poi accade e non è infrequente, che si torni dalle vacanze più stressati di prima, proprio perchè si vogliono fare troppe cose, l’ attivisimo domina”.

Vacanze e fede…

“La vacanza non sia mai assenza dalle cose di Dio. Spesso, scherzando dico: ma tu in ferie non dai un bacio a tua moglie? Ecco, il rapporto con Dio è una relazione personale e va coltivato anche durante le ferie. Del resto troviamo minuti ed ore per il cinema, la discoteca, la spiaggia: non vedo perchè non si possa e debba andare a messa. Esistono tante messe, il sabato sera, la domenica sera, insomma, se si vuole, si fa”.

E’ utile leggere la Sacra Scrittura in ferie?

“Bisogna leggerla sempre, non solo in ferie. In vacanza è comunque bene dedicarsi a buone letture, a sfogliare un giornale di qualità per informarsi, insomma a fare quello che normalmente non abbiamo il tempo di svolgere e pregare”.

Tuttavia molte parrocchie riducono il numero delle messe, non è un segnale di resa ai tempi?

“Viviamo un’epoca di secolarismo, non giriamoci attorno e spesso la fede e il rapporto con Dio passano in secondo piano, attratti come siamo da divertimenti e svaghi che prendono il sopravvento. Anche io penso che ridurre le celebrazioni non sia un bel segnale, ma occorre essere realisti e guardare la realtà. Tanti parroci mi dicono, Eccellenza che faccio a fare la messa delle dieci, a chi la dico, ai banchi se non viene nessuno? Anche loro hanno le brave e buone ragioni pratiche. Semmai il problema è risvegliare la fede. E ai preti dico: pregate per i fedeli, ma pregate anche per voi”.

Cerimonia inaugurale delle Olimpiadi, che dire di quella parodia dell’ Ultima Cena?

“Un classico esempio di supponenza dei francesi, ma non è una novità e le successive giustificazioni sono state persino più imbarazzanti. Una grossolana mancanza di stile, ma ritengo che parlarne finisce con enfatizzare una cosa brutta”.

Perchè si scherza o si ride solo dei segni cristiani? Se lo avessero fatto ad esempio sull’ islam probabilmente le conseguenze sarebbero state abbastanza evidenti…

“Vero. In Francia vivono molti islamici e con ogni probabilità gli organizzatori sapevano che una caricatura dell’islam o dei suoi segni non sarebbe passata inosservata e ci sarebbero state reazioni. I cristiani, rispetto ad altri, si limitano a borbottare e finisce così, altri passano all’azione”.

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