L’Occidente si compiace delle sue blasfemie. Intanto a Montmartre…
di Diego Torre
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DALL’ALTO DI MONTMARTRE UNA LUCE SI E’ MANTENUTA NITIDA SULLA CITTA’ BLASFEMA DI PARIGI: QUELLA DELLA BASILICA DEL SACRO CUORE
Olimpiadi iniziate col massimo sfoggio possibile di volgarità, insensatezza e blasfemia! Alla turpe rappresentazione dell’ultima cena queer hanno fatto corona i tanti flop della saga voluta dal galletto sopravvissuto alle elezioni europee. Dal tedoforo dall’incerto percorso all’errore nella presentazione della Corea; dagli equipaggi inzuppati dalla pioggia fino alla bandiera issata … invertita (caso o scelta volontaria?).
Non parliamo poi di Mattarella sotto una squallida ceratina, che resiste fradicio d’acqua fino al passaggio della rappresentanza italiana per poi precipitarsi in un luogo più asciutto e più salubre; il baldo napoleon invece sfidava la pioggia da sotto la tettoia da cui erano esclusi decine di capi di stato e di governo stranieri. E’ la grandeur di Macron! De Gaulle si sarebbe bagnato anche lui.
“L’ultima cena” ha suscitato polemiche (ce l’hanno messa anche per questo). E sono arrivate dai settori politici di destra insieme a qualche blando miagolio cattolico, infarcito di buonismo politicamente corretto, ecumenismo bavoso e lodi zuccherine.
Le critiche hanno difeso con maggiore o minore indignazione la fede dei cristiani, il buon gusto, la non-pertinenza con le olimpiadi ed il loro spirito. La sinistra francese (ma anche macroniani e verdi nostrani) ha invece difeso la “bellezza” dell’opera; le altre hanno più o meno sorriso sotto i baffi, paghe di vedere umiliata la Chiesa, ma senza esporre troppo i loro pallidi volti filo lgbt.
Ma non si è sentito nulla sul rispetto dovuto a Colui che al centro di quella squallida scena è stato interpretato da una nota lesbica; nulla su quell’Uomo, sul Suo sacrificio prefigurato in quella cena, sul Suo corpo spezzato per noi, sul Suo sangue versato per noi. Sarebbe stato troppo confessionale!
Le letture, favorevoli e contrarie, sono rimaste sociologiche, psicologiche, culturali, legate al rispetto dovuto alla fede dei credenti o alla libertà di blasfemia dei miscredenti. Ma di Quell’uomo chi ne parla? Solo, davanti a Pilato e alla folla assassina che Lo dileggia! Solo, davanti al tribunale del relativismo che lo deride!
L’Occidente, compiaciuto delle sue blasfemie, danza sul baratro di due guerre dagli effetti imprevedibili, di una crisi economica avanzante, di un inverno demografico e valoriale inarrestabile. Ma quello che interessa alle sue elitè sono i diritti dei trans, la violazione di ogni legge naturale spacciata per diritto e gli insulti continui a Dio.
La cerimonia, aperta a Parigi mentre era paralizzata l’alta velocità, ha visto anche tanti quartieri in blackout, con le strade al buio ed i negozi chiusi; ancora niente in confronto alle tenebre che ormai dominano l’occidente. Dall’alto di Montmatre una luce si manteneva nitida sulla città: quella della basilica del Sacro Cuore. Speriamo che non prenda fuoco anche questa come avviene spesso e volentieri alle chiese di Francia.
Ben detto, Diego.