Conosciamo i nonni di Gesù
di Mariella Lentini*
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TRA I SANTI E I BEATI CHE SI FESTEGGIANO OGGI (Beato Albertino da Verona, Beato Andrea di Phu Yen, Beata Anna di San Basilio Cartier, Beato Antonio Cerda Cantavella, Sant’Austindo, Santa Bartolomea Capitanio, San Benigno di Malcesine, Beata Camilla Gentili di Rovellone, San Caro di Malcesine, Beata Caterina di Gesù (Maria Maddalena de Jastamont), Beata Chiara di Santa Rosalia (Maria Chiara du Bac), San Cristiano di Landais, Beato Edoardo Twing, Beata Elisabetta Teresa del Cuore di Gesù Consolin, Beato Emanuele Martín Sierra, Sant’Erasto, San Giorgio Preca, Beato Giorgio Swallowell, Beato Giovanni Ingram, Beato Giovanni Iraizos, Beato Giuseppe Maria Casademont Vila, Beato Guglielmo Webster, Beato Jorio, Beati Marcello Gaucherio Labigne de Reignefort e Pietro Giuseppe Le Groing de La Romagère, Beata Maria Margherita di Sant’Agostino Bonnet, Beata Maria Pierina (Giuseppa Maria) De Micheli, Beato Mariano di San Giuseppe (Santiago Altolaguirre Altolaguirre), Beato Michele Borrero Picón, Beato Pietro Gabrielli, Beato Roberto Nutter, Beata Sancia di Leon, Beato Senen Lopez Cotz, San Simeone di Polirone, Beato Teofilo Casajús Alduán, San Tito (Anno Sjoerd) Brandsma, San Tomman, Beato Ugo de Actis, San Valenzio (o Valente) di Verona, Beati Vincenzo Pinilla) RICORDIAMO I SANTI ANNA E GIOACCHINO
Genitori della Vergine Maria, nonni di Gesù, Anna e Gioacchino vivono a Gerusalemme. Gioacchino, ricco pastore, uomo buono e virtuoso, non più tanto giovane, ama sua moglie Anna, ma è addolorato perché in tanti anni di matrimonio non sono nati figli. Mentre come ogni anno porta le sue offerte al Tempio, un sacerdote lo ferma dicendo: «Tu che non hai figli non puoi offrire a Dio». Per il modo di pensare dell’epoca, la sterilità era segno di una punizione divina. Umiliato da quelle parole, Gioacchino non torna dalla moglie, si ritira in una sua casa in montagna e per quaranta giorni e quaranta notti digiuna e prega Dio che gli conceda la grazia di avere un figlio. Anna soffre per l’abbandono del marito e, pregando intensamente, chiede a Dio di far tornare Gioacchino e di darle la gioia di un figlio. Se la grazia verrà esaudita Anna promette a Dio di offrire il figlio al servizio divino. Mentre devotamente prega, un angelo si presenta ad Anna e le dice: «Anna, Anna, il Signore ha accolto la tua preghiera e tu concepirai e partorirai e si parlerà della tua prole in tutto il mondo». Gioacchino avvisato da un angelo del concepimento, torna dall’amata moglie. Miracolosamente nasce una figlia che i genitori chiamano Maria (che significa “Prediletta del Signore” e “Amata da Dio”).
Anna e Gioacchino allevano con amore Maria e, rispettando la promessa fatta a Dio, quando compie tre anni la conducono al Tempio, consacrandola al suo servizio. In seguito, la affidano a Giuseppe, suo promesso sposo. Sant’Anna per aver partorito la Santa Vergine è invocata da tutte le partorienti e dalle donne che desiderano una gravidanza, un buon parto e un figlio in buona salute. Aiuta pure contro la febbre e il rischio di ridursi in miseria. Protegge anziani, mamme, istitutrici, balie, lavandaie, sarte, ricamatrici, vedove e nonne, ed è patrona di tutte le attività svolte dalle madri di famiglia. Per aver custodito un Bene prezioso per l’umanità, “La madre di Gesù”, Sant’Anna protegge anche orafi e orefici. È patrona, altresì, dei fabbricanti di merletti e pizzi. Caserta la venera come santa patrona. San Gioacchino, per essere stato un nonno amorevole, è protettore dei nonni.
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