Storia dei Martiri Cristiani di Tsuwano

Storia dei Martiri Cristiani di Tsuwano

A cura della Redazione

IN LIBRERIA “IL PASSO DELLA VERGINE”, DI TAKASHI PAOLO NAGAI

Dopo “Pensieri dal Nyokodo” (2022), l’autobiografia “Ciò che non muore mai” (2023) e “Lasciando questi ragazzi” (2023), è arrivato da qualche giorno in libreria “IL PASSO DELLA VERGINE”, Storia dei Martiri Cristiani di Tsuwano (Edizioni San Paolo 2024, 158 pagine, euro 16), una struggente vicenda per testimoniare che la fede e la speranza cristiane sono in grado di vincere la guerra e la morte.

«Si può dire che questo libro sia il testamento spirituale del dottor Nagai, perché carico della sua fede appassionata e della fiducia in Dio, che opera per tramite di coloro che sono apparentemente deboli e piccoli per portare il bene al mondo intero», ha scritto nella Prefazione mons. Mitsuru Alexis Shirahama, vescovo di Hiroshima dal 2016.

Il Passo della Vergine è una sperduta piana sui monti alle spalle di Tsuwano, una piccola cittadina nel Sud del Giappone. Fu in questo luogo che, in seguito alla ripresa delle persecuzioni anticristiane, tra il 1868 e il 1873, venne deportato un gruppo di fedeli provenienti da Urakami (Nagasaki) con l’intento di costringerli ad abiurare la fede.

Questi semplici contadini, discendenti di sette generazioni di cristiani nascosti, resistettero per anni a supplizi quotidiani senza mai cedere, e in trentasette persero la vita per l’atrocità delle torture.

Qui, in loro memoria, venne eretta una cappella e ogni anno si celebra il pellegrinaggio più popolare della Chiesa giapponese.

Takashi Paolo Nagai, medico convertito al cattolicesimo e sopravvissuto al disastro atomico, dedicò le sue ultime energie alla stesura di questa storia di martirio, avvertendo uno stretto legame fra la propria vicenda e quella dei cristiani di Urakami, della cui testimonianza si sentiva profondamente debitore.

“I cristiani sfilarono in processione seguendo docilmente le indicazioni delle guardie, senza proferire parola se non preghiere elevate tutti insieme, a una voce e un cuor solo”, scrive in una pagina Takashi Paolo Nagai. “Dinanzi a quel trionfo di pace e di umiltà, che gridava che Cristo era presente in mezzo a loro, si videro prorompere in pianto persino alcuni di quelli che, un tempo, ne avevano invocato lo sterminio”.

Takashi Paolo Nagai (1908-1951), medico convertito al cristianesimo, sopravvisse all’esplosione della bomba atomica di Nagasaki, a causa della quale perse la moglie Midori e tutti i suoi averi. Raccontò di sé e della sua esperienza in numerosi libri divenuti best seller in Giappone e nel resto del mondo. Morì nel maggio 1951 in odore di santità.

 

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