Conosciamo San Fantino il vecchio

Conosciamo San Fantino il vecchio

di Mariella Lentini*

TRA I SANTI E I BEATI CHE SI FESTEGGIANO OGGI (Beato Antonio Torriani (Della Torre) da L’Aquila, San Baldovino (Balduino) da Rieti, Santi Boris (Romano) e Gleb (David), Beato Candido Castan San José, Beato Cecilio Vega Dominguez, San Charbel (Giuseppe) Makhluf, Santa Cristina di Bolsena, Beata Cristina di Retters, Beata Cristina l’Ammirabile, Beato Cristoforo di Santa Caterina (Cristoforo Fernández Valladolid), Santa Cunegonda, San Declano, Beato Diego Martinez, Beato Donato da Urbino, Beato Emanuele Gutierrez Martin, Sant’Eufrasia, Beato Francesco Polvorinos Gomez, Beato Giovanni Antonio Perez Mayo, San Giovanni Boste, Beato Giovanni Pietro del Cotillo Fernandez, Beato Giovanni Solorzano, Beato Giovanni Tavelli da Tossignano, San Giuseppe Fernandez, Beato Giuseppe Lambton, Beato Giuseppe Oriol da Barcellona (Jaume Barjau y Martí), Beato Giusto Gil Pardo, Beato Giusto Gonzalez Lorente, Beato José Máximo Moro Briz, Beata Ludovica di Savoia, Beati Luigi di San Michele dei Santi (Luis de Erdoiza y Zamalloa) e 3 compagni, Santi Magi d’Oriente, Beata Maria degli Angeli di San Giuseppe (Marciana Valtierra Tordesillas), Beata Maria del Pilar di San Francesco Borgia (Jacoba Martínez García), Beate Martiri Spagnole Carmelitane Scalze di Guadalajara, Beata Mercedes del Sacro Cuore (Mercedes Prat Y Prat), Beato Modestino di Gesù e Maria (Domenico Mazzarella), Sante Niceta ed Aquilina, Beati Nicolao Garlick, Robert Ludlam e Riccardo Simpson, Beato Paolo Yi Do-gi, Beato Pasquale Alaez Medina, Beato Pietro de Barellis, Beato Saverio (Javier) Bordas Piferer, Santa Sigolena, Beata Teresa del Bambino Gesù e di San Giovanni della Croce (Eusebia García García), San Vittorino di Amiterno) RICORDIAMO UN SANTO CALABRESE

È il santo più antico della Calabria. Nato nel 293 a Taureana di Palmi (Reggio Calabria), Fantino detto il Cavallaro, è il domestico di un nobile patrizio romano di nome Balsamio. Il ragazzo viene incaricato di badare a una mandria di cavalle, di portarle al pascolo e di abbeverarle. Fantino è molto buono, umile, caritatevole, segretamente cristiano: prega molto e aiuta i poveri. L’unico modo che ha per aiutarli è di far lavorare le cavalle del padrone di notte, per trebbiare il grano. Alcune persone malvagie vanno dal patrizio romano ad accusare Fantino di sfruttare di nascosto le sue cavalle. Il nobile, infuriato, si dirige verso il pascolo.

Fantino si accorge che sta per essere scoperto e così, con un frustino e una preghiera, trasforma il grano in un prato verde dove le cavalle pascolano tranquillamente. Il nobile non si accorge di nulla e rientra a casa. I malvagi, però, tornano alla carica e lo convincono ad andare di nuovo a controllare. Ancora più infuriato Balsamio si reca sul posto. Questa volta Fantino cerca di scappare in groppa al suo cavallo seguito dalla mandria di cavalle. Deve attraversare un fiume in piena, il Metauro (attuale Petrace che scorre nella Calabria meridionale). Con la sua verga tocca le acque e parla al fiume, come se fosse animato: «Fermati Metauro. Passa Fantino, il servo di Dio». Le acque si dividono e Fantino può passare con le sue cavalle.

Il padrone assiste alla scena stupefatto, chiede perdono al suo garzone, si converte al Cristianesimo e si fa battezzare. Fantino muore nel 336 a Taureana di Palmi e viene sepolto nella villa del suo padrone Balsamio, chiesetta attualmente visitabile. Si narra di un miracolo avvenuto per sua intercessione qualche secolo dopo la sua morte. La popolazione è disperata perché, provenienti dall’Africa, stanno per sbarcare i Saraceni per saccheggiare i paesi della Calabria. Un gruppo di fedeli prega San Fantino di salvarli. Quando le navi stanno per avvicinarsi, una violenta tempesta si abbatte sulla flotta che va a sbattere contro gli scogli.

Molti muoiono, alcuni superstiti raccontano di aver visto su uno scoglio, in località Pietrenere (Palmi), una donna e accanto un giovane con in mano una torcia con la quale, toccando le acque, scatena la bufera. Erano la Madonna, madre di Gesù, e San Fantino. Da allora a Taureana di Palmi si celebra il culto di Maria Santissima dell’Alto Mare e ogni 24 luglio i fedeli festeggiano il loro patrono San Fantino con la benedizione di cavalli e cavalieri.

 

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