Nato di nuovo: incontro personale con il Risorto
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AD MAIOREM DEI GLORIAM, LA MIA TESTIMONIANZA PERSONALE DI CONVERSIONE
Ogni volta che dubitiamo dell’esistenza di Dio, possiamo ritornare ai cinque Big Bang che puntano con decisione alla Sua esistenza:
1) IL BIG BANG COSMOLOGICO: la comparsa dal nulla di un universo spazio-temporale finemente sintonizzato per permettere la vita, che rimanda ad un CREATORE E ORDINATORE non creato, Immateriale, Onnipotente, Sommamente Intelligente e Personale.
2) IL BIG BANG DELLA VITA: il passaggio dalla materia inerte alla cellula vivente, al DNA, oggi compreso come un codice di informazione digitale altamente specializzato. Nessun codice di informazione scaturisce dalle leggi della fisica, dal caso e dal tempo, ma è sempre il prodotto di una MENTE.
3) IL BIG BANG DEL PENSIERO COSCIENTE: è la cosa più familiare che c’è, e la più insondabile, perché immateriale: cos’è l’esperienza cosciente? Come funziona? Come potrebbe mai sorgere da “grumosa materia grigia”?
4) IL BIG BANG MORALE: la presenza di una legge morale oggettiva che tutti noi sperimentiamo, e che punta con decisione all’esistenza di un Supremo LEGISLATORE MORALE, nella cui immagine noi siamo fatti.
5) IL BIG BANG GESU’ DI NAZARETH: La Risurrezione dalla morte è l’unico evento che riesce a rendere ragione dell’esplosione della predicazione degli apostoli, fino a poco prima soli e nascosti nel terrore per le loro vite, del convincimento di Giacomo il parente inizialmente scettico di Gesù, della conversione di Saulo di Tarso contro ogni predisposizione contraria, della nascita del cristianesimo primitivo.
Tuttavia c’è un SESTO BIG BANG di cui non posso non rendere conto. Un fatto che ha scosso alle fondamenta la mia vita, trasformando l’ateo scettico e blasfemo che ero, in un convinto discepolo del Risorto. Un fatto che, per forza ed importanza, precede e supera ogni altro argomento intellettuale cui io possa pensare.
In questo video racconterò, ad maiorem Dei Gloriam, la mia testimonianza personale di conversione, perché “non si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa” (Matteo 5,15).
Grazie per la bellissima testimonianza.