Conosciamo il beato Jacopo da Varazze
di Mariella Lentini*
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TRA I SANTI E I BEATI CHE SI FESTEGGIANO OGGI (Santi Alessandro e trenta soldati, Sant’Alexander Schmorell, Beata Anna Andrea di Sant’Alessio Minutte, Beato Bartolomeo Jarrige de la Morélie de Biars, Beato Carlos Manuel Rodríguez Santiago, Santa Clelia Barbieri, Sant’Emanuele Le Van Phung, Sant’Enrico II, Sant’Esdra, Sant’Eugenio di Cartagine, Beato Ferdinando Maria Baccilieri, San Fiorenzo, Beato Francesco da Casale, Beato Giovanni di Francia, San Giuseppe Wang Guiji, Beato Ludovico Armando Giuseppe Adam, Beata Maddalena della Madre di Dio (Elisabeth Verchière), Beato Manno, Beata Maria Anastasia di San Gervasio de Roquard, Beata Marianna di San Francesco Lambert, Beata Marianna di Santa Francesca Depeyre, Beato Mariano di Gesù Euse Hoyos, Santa Mildred, Santa Mirope di Chio, San Paolo Liu Jinde, San Serapione di Alessandria, San Sila – Silvano, Beata Teresa Enrica dell’Annunciazione Faurie, Beato Tommaso Tunstal, San Turiano (Turiavo) di Dol) RICORDIAMO UN BEATO LIGURE
Dopo la Bibbia, la Leggenda Aurea è stato il libro più diffuso e tradotto dal Medioevo al XVII secolo. L’autore di questa importante opera letteraria, che illustra la vita dei santi, è Jacopo De Fazio, nato in Liguria intorno al 1228 in provincia di Savona, a Varazze (da cui deriva il suo appellativo da Varazze).
Di origini nobili, Jacopo dimostra grande intelligenza e attitudine verso la predicazione e la scrittura. Diventa frate domenicano e, per le sue qualità, viene designato ad insegnare teologia agli altri frati del suo Ordine e messo alla guida dei domenicani in Lombardia (che comprendeva anche la Liguria) con quaranta conventi e mille frati da seguire. Inviato dal papa a Genova per sedare la guerra fratricida tra Guelfi (sostenitori del papa) e Ghibellini (sostenitori dell’imperatore), Jacopo si dimostra eccellente pacificatore.
Amato da tutti, il popolo lo acclama e chiede che il papa lo nomini arcivescovo di Genova. Jacopo ubbidisce a malincuore poiché vorrebbe dedicarsi allo studio e alla scrittura. Tuttavia, dal 1292 svolge questo delicato compito con zelo accanto ai potenti, ma non dimentica i poveri, dando aiuto economico a chiese, ospedali, conventi. Nel frattempo riesce, comunque, a scrivere alcuni importanti libri.
Uno, soprattutto, diventa famoso, diffuso e, ancora oggi, tradotto in tutto il mondo: la Leggenda dei Santi diventata Leggenda Aurea (leggenda deriva dal latino e significa “storia da leggere”, mentre aurea significa “splendente come l’oro”, proprio a motivare l’importanza dell’opera). Per poter realizzare questo prezioso volume che contiene la vita dei santi (dai martiri caduti sotto le persecuzioni dell’Impero romano fino al Medioevo) l’arcivescovo raccoglie notizie sia studiando sui libri antichi, sia ascoltando i racconti dei suoi contemporanei, tramandati di secolo in secolo.
Prima dell’avvento della stampa il libro è stato ricopiato a mano e tradotto dal latino al volgare e in varie lingue. Dopo l’avvento dei caratteri mobili, sono state pubblicate centinaia di edizioni. Jacopo da Varazze lavora a quest’opera per trent’anni, dagli anni Sessanta del XIII secolo, arricchendola e modificandola fino alla sua morte, avvenuta a Genova nel 1298. La Leggenda Aurea è stata molto utilizzata anche dagli artisti per raffigurare i santi e le loro gesta. Oggi le spoglie di Jacopo da Varazze riposano a Genova, nella Chiesa di Santa Maria di Castello. Alcune reliquie si trovano a Varazze, nella chiesa del Convento di San Domenico.
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