Orban è uno statista, gli altri guerrafondai

Orban è uno statista, gli altri guerrafondai

di Attilio Negrini

L’UNIONE EUROPEA NON VUOLE LA PACE IN UCRAINA

Orban va a Mosca da Putin. Orban è il capo del governo ungherese e presidente semestrale dell’Unione Europea. In tutta Europa gli puntano il dito addosso: “vergogna, non può trattare alcunché con Putin perché sono amici!”.

Non sia mai che riesca a spuntare un trattato di pace, la pace è giusta solo se accompagnata dalla bandiera arcobaleno e solo se la facciamo noi!

Orban torna da Mosca e, come previsto, Putin non molla l’osso, anche se si dice pronto a discutere le sue proposte di pace. Orban torna da Mosca e che cosa si dice in Europa? “La missione è un flop”, “Orban torna con un pugno di mosche” (da Mosca non puoi che tornare con un pugno di mosche, ci sta!). “Fallimento Orban, chiede una tregua ma Putin la rifiuta”.

Se Putin avesse accettato un’offerta, non so quale, di Orban, che cosa avrebbero scritto i media massonici europei? “Putin accetta la proposta di Orban ma noi non l’accettiamo perché Orban è amico di Putin”.

In pratica una cosa è certa, che la pace in Ucraina in Europa non la vuole nessuno per continuare a campare sentendosi addosso la missione con mandato divino di resistere al nemico.

È evidente che almeno fino a Novembre, alla scadenza del mandato presidenziale di colui che si percepisce “la prima donna di colore vicepresidente”, dopo che per errore gli hanno messo il disco di Kamala Harris (che pare che quel giorno si sia svegliata la mattina dicendo “cara dov’è il rasoio che mi devo fare la barba), in Ucraina si continuerà a combattere.

Poi arriverà Trump e si farà di tutto per evitare che tratti con Putin, del resto la NATO ha già preso le contromosse, la montagna stolta (Stoltenberg) prima di lasciare spazio a Rutte, quell’altro campione di pace fondata sulle armi a Kiev, ha stanziato 100 miliardi portandosi avanti prima che arrivi Trump a chiudere i rubinetti.

Intanto Israele continua a radere al suolo i territori di Gaza ma nessuno viene bullizzato per essere amico di Israele, anzi, se avanzi una critica interviene la Segre alla quale hanno inserito un altro disco, probabilmente della stessa casa discografica di Biden, che recita: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Io un’idea per far cessare le due guerre più importanti in corso (delle altre non frega niente a nessuno) l’avrei: trattare uno scambio Israele – Russia, Netanyahu a Mosca, Putin a Tel Aviv, forse cambierebbe l’atteggiamento schizofrenico del cosiddetto mondo democratico.

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Imporre la pace, vuol dire “la resa”.
E poi? L’appetito vien mangiando…
E in Russia, di giovani ventenni tiratori scelti, dai tetti, …non ci sono.