Conosciamo Santa Veronica
di Mariella Lentini*
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TRA I SANTI E I BEATI CHE SI FESTEGGIANO OGGI (Sant’Agnese Le Thi Thanh (De), Beato Andrea Oxner da Rinn, Sant’Arduino di Fontenelle, Beato Davide Gonson (Gunston), San Desiderio, Santi Ermagora e Fortunato di Aquileia, Beato Giacomo Tanger, Beata Giovanna Maria di San Bernardo di Romillon, San Giovanni di Blandinienberg, Beati Giovanni e Caterina Tanaca, San Giovanni Gualberto, San Giovanni Jones, Sant’Ignazio Clemente Delgado, San Leone I, San Litardo, San Lucio di Cavargna, Santi Luigi Martin e Maria Zelia Guerin, Beata Maria di Sant’Enrico (Margherita Eleonora de Justamond), Beata Marta dell’Angelo Buono (Maria Cluse), Beati Mattia Araki e 7 compagni, Santi Nabore e Felice, San Paolino di Lucca, San Paterniano, San Pietro Khanh, Santi Proclo ed Ilarione, Beata Rosa di San Saverio (Maddalena Teresa Tallien), Santa Veronica, San Vivenziolo di Lione) RICORDIAMO LA PIA DONNA NOMINATA NEL VANGELO
Veronica (dal latino “vera icona”, vera immagine) diventa famosa per aver asciugato con un panno il sudore e il sangue dal volto del Cristo durante la Via Crucis. Secondo la tradizione cristiana in quel tessuto rimane impressa l’immagine del Figlio di Dio. Ecco perché Santa Veronica è protettrice dei fotografi.
Alcune fonti raccontano che Veronica è una donna di Gerusalemme, buona, di grande fede e che facendosi strada tra la folla riesce a toccare un lembo del mantello di Gesù. Veronica spera così di essere liberata da una malattia che la affligge da anni e che le procura delle emorragie. La guarigione avviene all’istante! Gesù si accorge di essere stato toccato e chiede a voce alta chi è stato. Nessuno si fa avanti. Gli apostoli non lo sanno, rispondono che c’è folla: molti spingono e si accalcano. Gesù insiste. Veronica si fa coraggio, si presenta e confessa. Egli allora la rassicura: «La tua fede ti ha salvata, vai in pace».
Durante la salita al Monte Calvario, ritroviamo la donna ad asciugare il volto di Gesù con un sottile panno dove rimane impressa l’immagine del Figlio di Dio. Veronica conserva il prezioso pezzo di stoffa. Dopo la resurrezione di Gesù, si sposa con Zaccheo e si reca a Roma. L’imperatore romano Tiberio si impossessa del sacro velo e solo guardandolo sarebbe guarito dalla lebbra. La santa, poi, riesce a riavere il panno e lo consegna a papa San Clemente.
Il sacro velo, con l’immagine dei lineamenti del Cristo, subisce varie vicissitudini dopo essere stato custodito per secoli in Vaticano. Si ritiene che attualmente si trovi presso il Santuario di Manoppello (Chieti) trasportato nella città abruzzese nel XVI secolo. Secondo altre fonti l’originale “velo di Veronica” sarebbe custodito nella Basilica di San Pietro a Roma. Veronica trascorre il resto della sua vita assieme al marito in Gallia (Francia) dove diffonde il Cristianesimo. In questa nazione la devozione per Santa Veronica (viene chiamata Santa Venice o Venisse) è molto sentita. La santa viene invocata, soprattutto, per fermare la fuoriuscita di sangue dal naso. Protegge donne sterili, guardarobiere, mercanti di lino, fotografi, reporter e informatici.
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