San Giuseppe, terrore dei demoni

di Pamela Salvatori

UNA VERITA’ IN OMBRA AI NOSTRI GIORNI…

Per comprendere l’importanza dell’intercessione di san Giuseppe nella lotta spirituale contro i demoni è necessario conoscere una verità in ombra ai nostri giorni, ossia che la vita cristiana è relazione con Dio Trinità, attraversata da un tremendo combattimento contro le potenze del Male che durerà «finché dura quest’oggi» (cfr. Eb 3,13). Ogni uomo, infatti, viene alla luce nel cuore di una lotta che coinvolge l’intero creato (cfr. Rm 8,19-23) ed è chiamato a scegliere da che parte stare, se nell’esercito vittorioso di Cristo o in quello già sconfitto di Satana: «chi non è con me è contro di me» (Lc 11,23), dice Gesù.

Come insegna la Parola di Dio, il nostro combattimento non è contro la carne e il sangue, contro gli uomini, e neppure soltanto contro la nostra natura inclinata al male, ma primariamente è lotta contro quegli spiriti ribelli (cfr. Ef 6,10ss) che tentano continuamente l’uomo per farlo passare nelle loro file.

Alla luce della Rivelazione divina, pertanto, scopriamo che i grandi protagonisti della storia sono la Trinità con la Vergine Maria, l’uomo, e Satana con i suoi demoni, dove l’uomo sceglie con chi stare dando a Dio o a Satana spazio di azione nella propria vita. Dopo il Battesimo è il peccato mortale a spalancare sempre nuovamente le porte all’azione di Satana, mentre il pentimento e la Confessione chiudono a lui ogni accesso.

Il tema del combattimento è un classico della spiritualità cristiana e resta qualcosa di essenziale per comprendere l’importanza delle nostre scelte:

«Il cristiano è associato a Cristo nella sua missione di redenzione e il Cristo ha compiuto la sua missione nella sua lotta contro le potenze del male. Il cristiano dovrà prima purificarsi da ogni sua complicità con il peccato, ma nella misura in cui egli si sottrae alla schiavitù del peccato, dovrà combattere una lotta anche più furiosa; egli infatti è chiamato a militare sotto i vessilli del Cristo per la redenzione di tutti gli uomini, per la redenzione del mondo.

È prima una lotta che egli vive in sé: la sua volontà deve assoggettare a sé le passioni che sono, secondo Clemente Alessandrino, le stigmate di Satana, ma la lotta contro le passioni è già lotta contro un mondo, che le favorisce e le alimenta, è lotta finalmente contro il maligno. La lotta appare in tutta la sua tragica grandezza, quando l’anima prende coscienza che non deve semplicemente vivere l’adempimento di una legge, ma vive uno scontro furioso con una persona subdola, astuta, che ha il potere di trasmutare continuamente, di camuffarsi» .

Dal momento che tutto questo riguarda ciascuno personalmente, è assai consolante per i credenti sapere che in tale combattimento si fa presente una Madre, in anima e corpo risorta, come sostegno e guida per la vittoria. Una Madre sempre disposta a prendere parte alla vita dei figli, in qualunque momento essi ricorrano o vogliano tornare a Lei.

[…]

In un tempo, come quello attuale, in cui lo scatenamento delle potenze del Male è tanto evidente – e del quale dobbiamo sentirci responsabili se viviamo nel peccato e insegniamo ai più piccoli a fare altrettanto – è bene che i fedeli non tacciano la buona notizia che in questo terribile combattimento ci affianca e protegge anche san Giuseppe. Tuttavia, anche nei difficili frangenti della storia personale e mondiale, è importante anzitutto recuperare la grazia sacramentale, la comunione con la Trinità eterna, abbandonare la via dell’autosufficienza, della bestemmia che è sempre invocazione del demonio, la via di un’apostasia dalla fede che, anche quando non dichiarata, nei fatti è vissuta. Il Signore rispetta la libertà donata all’uomo, creato a sua immagine e somiglianza, pertanto, non impone la sua presenza e la sua salvezza a nessuno. Di qui, la verità dell’inferno, quale conseguenza eterna delle scelte compiute in questa vita. Ma finché si è in questo mondo, c’è sempre speranza: tornare a Dio, in qualunque condizione ci si trovi, significa spalancare le porte all’Amore vero che trasforma ogni situazione, anche quelle umanamente disperate.

Molte sono le testimonianze dell’efficacissima protezione di san Giuseppe contro il demonio, che è all’origine di ogni divisione, discordia, guerra, separazione nelle famiglie come tra i popoli: «Gli scrittori sacri sono d’accordo nel sostenere che l’intercessione di san Giuseppe sia un mezzo efficace per rovesciare la tirannia di Satana ad espandere il regno di Gesù Cristo. Ciò è attestato da molte prove, un risultato delle quali è il fatto che il santo Patriarca sia stato invocato dalla Santa Chiesa con il titolo di “terrore dei demoni”» . La potenza di questo santo e della Beata Vergine Maria sulle potenze infernali è straordinaria, sperimentata, testimoniata da molti santi ed esorcisti lungo i secoli.

Si dice che anche Bartolo Longo lo invocasse ed esortasse chiunque a farlo per vincere le tentazioni. Ma, cin verità, è in tutte le necessità che bisogna ricorrere alla santa coppia di Nazaret, inclusi i pericoli del corpo, le malattie, i conflitti famigliari e tutte le situazioni disperate, nella consapevolezza che ad essi il Signore ha concesso un potere inimmaginabile. Davvero Gesù si compiace di operare prodigi per le mani dei suoi genitori terreni, per manifestare il suo Amore per noi anche attraverso di loro. Siamo tutti invitati a farne la prova, come suggeriva santa Teresa d’Avila!

Tratto da P. Salvatori, San Giuseppe, l’uomo dei fatti, Youcanprint, Lecce 2024, 92-96.

 

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