Conosciamo i santi apostoli Pietro e Paolo

di Mariella Lentini*

TRA I SANTI E I BEATI CHE SI FESTEGGIANO OGGI (Beato Ansano VannucciSan Cassio di Narni, Santa Emma di Gurk, San Faeldobair di Clochar, San Genzio, Beato Giuseppe Gregorio Hernández Cisneros, Sante Maria Du Tianshi e Maddalena Du Fengju, San Paolo Wu Yan, Giovan Battista Wu Mantang e Paolo Wu Wanshu, Beato Raimondo Lullo, Beata Salome di Niederaltaich, San Siro di Genova, San Trinio) RICORDIAMO I PIU’ GRANDI APOSTOLI DELLA CHIESA CATTOLICA

Simone, umile pescatore della Galilea, nasce alcuni anni dopo Gesù a Betsaida (IsraeleSiria). Mentre si trova sulla sua barca viene avvicinato da Gesù che gli dice di seguirlo perché farà di lui un “pescatore di uomini”, cioè di cristiani. Simone segue il Maestro diventando il suo primo apostolo. Il pescatore si dimostra fragile quando la sera dell’arresto di Gesù rinnega per tre volte di conoscere il Maestro (come aveva predetto il Figlio di Dio), prima del canto di un gallo. Simone in quell’occasione, pentito, scoppia in lacrime.

L’apostolo ha tante debolezze umane che, però, gli vengono perdonate. Gesù, infatti, cambia il nome di Simone in Pietro e gli dice: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa». Dopo l’ascensione di Gesù al Cielo, Pietro si mette alla guida degli apostoli e diventa il primo papa della storia. Possiede solo una tonaca, si ciba di pane e verdure, è povero, non è istruito, ma viaggia per convertire più persone possibili; battezza e compie miracoli. A Roma viene imprigionato da Nerone che perseguita i cristiani e, nel 67, ucciso. Pietro protegge fabbri, mietitori, muratori, orologiai, pescatori, pescivendoli, portieri e fabbricanti di chiavi.

Paolo è un ebreo cittadino romano benestante. Il suo mestiere è confezionare tende. Nasce a Tarso (Turchia) verso il 10 d.C.. Studia e conosce tre lingue. Convinto persecutore dei cristiani, incita la folla che lapida il primo martire, Santo Stefano. Intorno all’anno 37, Paolo, pieno di collera, in sella al suo cavallo, si sta dirigendo verso Damasco (Siria) per imprigionare i cristiani, quando viene disarcionato da una forte luce che lo acceca e sente una voce che gli dice: «Paolo, Paolo, perché mi perseguiti?» (Atti degli Apostoli 22,6-11). È la voce di Gesù.

Paolo guarisce dalla cecità e non sarà più quello di prima. Si converte, si fa battezzare, viaggia in Asia Minore e in Grecia, è infaticabile nel far conoscere Gesù a tutti e nel diffondere il suo messaggio di speranza e di amore. Il santo viene, poi, imprigionato e trasferito a Roma per essere giudicato. A Roma incontra l’apostolo Pietro e scrive le famose Lettere ai cristiani che vengono inserite nel Nuovo Testamento. Paolo protegge escursionisti, stampatori e fabbricanti di tende e viene invocato contro i morsi dei serpenti. È patrono della Grecia.

I due apostoli, per la tradizione giustiziati a Roma lo stesso giorno, sono i santi patroni di Roma dove vengono sepolti: Pietro nella Basilica di San Pietro, Paolo nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura.

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