Gesù ci mette in guardia dai falsi profeti

Gesù ci mette in guardia dai falsi profeti

di Don Ruggero Gorletti

MERCOLEDÌ DELLA DODICESIMA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

Dal Vangelo secondo Matteo 7,15-20

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

COMMENTO

«Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi?». Il Signore ci mette in guardia dai falsi profeti, da chi dice di parlare a nome del Signore, e invece parla a nome di altri, o magari solo a nome di se stesso. Per poter capire se ci troviamo davanti ad un albero buono o a una pianta di rovi dobbiamo dunque anzitutto guardare ai frutti: chi annuncia il vangelo di Cristo con fedeltà, rimanendo ancorato al magistero perenne della Chiesa (il solo che interpreta il vangelo in modo autorevole) ci annuncia il Dio vivo e vero, ci da frutti buoni, ci insegna come vivere in modo da poter piacere a Dio. Chi, con le scuse più varie, annuncia qualcosa di diverso, magari mascherandolo in qualche modo con il vangelo, non ci da frutti buoni. Potrà anche dirci, qua e là, qualcosa di apprezzabile, ma alla fin fine non ci da i frutti nutrienti della parola di Dio, la sola che può dare un senso vero alla nostra vita.

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