Bianchi ed eterosessuali esclusi dal bando
di Angelica La Rosa
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IN CANADA ARRIVA LA DISCRIMINAZIONE IN AMBITO ACCADEMICO
L’Università della British Columbia (UBC) ha scatenato un’ondata di polemiche pubblicando un’offerta di lavoro per una cattedra di ricerca che esclude esplicitamente gli uomini bianchi eterosessuali.
L’offerta, destinata alla ricerca sul cancro orale, ha generato un intenso dibattito su inclusione e discriminazione in ambito accademico.
L’annuncio di lavoro riguardava la posizione di “Tier 1 Canada Research Chair in Oral Cancer Research” presso il campus di Vancouver dell’Università della British Columbia.
L’annuncio di lavoro dell’UBC rileva che il contratto di sette anni per la posizione del presidente prevede determinati “requisiti di idoneità”, come quello che i candidati devono dimostrare di sostenere l’equità, la diversità e l’inclusione.
Secondo l’UBC, la selezione per la posizione sarà “limitata ai membri dei seguenti gruppi designati a livello federale: persone con disabilità, popolazioni indigene, persone discriminate dal punto di vista razziale, donne e persone appartenenti a gruppi di identità di genere minoritari.
Tutto ciò esclude gli uomini bianchi eterosessuali. Per garantire che uomini bianchi eterosessuali non facciano domanda per la posizione, l’UBC richiede inoltre che chiunque faccia domanda per la posizione faccia prima quello che chiama un “sondaggio sull’equità”. “I candidati di questi gruppi devono identificarsi come appartenenti a uno o più gruppi designati per essere presi in considerazione per la posizione”, osserva UBC. “Equità e diversità sono essenziali per l’eccellenza accademica”.
Negli ultimi anni, c’è stato un notevole aumento nella promozione dei cosiddetti requisiti DEI (diversità, equità e l’inclusione) presso i datori di lavoro, grazie alla spinta in tal senso da parte del governo federale del Primo Ministro Justin Trudeau.
Il governo di Trudeau ha speso più di 30 milioni di dollari in contratti affiliati al DEI in molti ministeri federali da gennaio 2019.
In Canada, l’unico grande partito che si è pronunciato contro è il Partito popolare canadese, guidato da Maxime Bernier. Negli ultimi anni si è espresso apertamente contro l’ideologia gender di genere radicale, così come la folle gestione del COVID da parte di Trudeau.