Conosciamo la beata Maria Schininà Arezzo
di Mariella Lentini*
–
TRA I SANTI E I BEATI CHE SI FESTEGGIANO OGGI (Santi 3 Martiri Mercedari di Damietta, Sant’Aleide di Schaerbeek, San Bardone (Bardo) di Magonza, San Barnaba, San Giovanni da San Facondo Gonzalez de Castrillo, Beato Ignazio (Choukrallah) Maloyan, Beata Iolanda d’Ungheria, San Luca di Simferopol’, San Massimo di Napoli, Santa Paola Frassinetti, San Parisio, San Remberto, Santa Rosa Francesca Maria Addolorata (Maria Rosa) Molas Vallvé, San Sofronio (Sergej Semenovich Sakharov), Beato Stefano Bandelli, Santa Tochumracht ) RICORDIAMO UNA BEATA SICILIANA
Maria Schininà Arezzo nasce a Ragusa nel 1844. Appartiene a una prestigiosa e ricca famiglia, nobile da più generazioni. In casa la piccola Maria viene educata ai valori cristiani e questo sicuramente influirà sul suo animo. Attratta dalla moda, dal ballo e, soprattutto, dalla musica che le piace tanto, con entusiasmo entra a far parte della banda musicale cittadina, nata nel 1861 durante l’Unità d’Italia. La ragazza, però, sente che tutto questo non basta per dare un vero significato alla sua vita. Quando muore il padre e tutti i fratelli si sposano, Maria rimane sola con la madre. Non accetta le proposte di matrimonio e, assecondata dalla madre che comprende la vocazione della figlia, decide di consacrarsi a Dio e ai poveri, suscitando sgomento e riprovazione tra i parenti e i benestanti della città. Maria abbandona i suoi vestiti eleganti e alla moda, indossa abiti popolani e si spoglia di tutti i suoi averi. Il carmelitano Salvatore la Perla le è accanto e nel 1877 la mette alla guida delle “Figlie di Maria” che si dedicano all’aiuto dei poveri della città. Maria è umile, conduce una vita semplice, il suo unico desiderio è parlare di Gesù e aiutare i bisognosi.
Nel 1889 dà vita all’Istituto “Suore del Sacro Cuore di Gesù” che accoglie orfanelle e anziani invalidi. Maria dedica tutto il suo tempo ai bisognosi perché nel loro volto vede quello di Gesù: cura gli ammalati negli ospedali e anche a domicilio, assiste i detenuti in carcere, organizza una scuola, diffonde il catechismo tra i giovani, aiuta i poveri e va ad accudirli nelle loro misere case. Durante il terribile terremoto che nel 1908 distrugge Messina e Reggio Calabria, “Maria del Sacro Cuore di Gesù” (questo è il suo nuovo nome), offre un rifugio agli sfollati che hanno perso tutto. Per la sua grande bontà Maria viene chiamata “l’Angelo di Ragusa” oppure “la Madre dei poveri”.
Muore nel 1910 a Ragusa. Oggi, nel mondo, le suore del Sacro Cuore di Gesù, con le loro case, continuano l’opera di divulgazione del Vangelo e di carità verso i derelitti, iniziata dalla suora siciliana che, da ricca e nobile, si fa povera come i poveri a cui dedica tutta la sua vita. La sede del vescovado di Ragusa oggi si trova proprio nel palazzo dove nacque la Beata Maria Schininà.
Per acquistare il libro
– su Amazon clicca qui
– su eBay clicca qui