Liberalismo, laicismo, socialismo e comunismo? NO, il Sacro Cuore di Gesù!

Liberalismo, laicismo, socialismo e comunismo? NO, il Sacro Cuore di Gesù!

di Diego Torre

SAN MASSIMILIANO KOLBE E IL SACRO CUORE DI GESU’

Se avessimo chiesto a San Massimiliano cosa pensasse del culto del Sacro Cuore, egli avrebbe trovato insulsa la domanda. Si viveva ancora nel pieno di un lunga onda di spiritualità che dal XVIII secolo aveva portato in dote alla Chiesa tanti istituti religiosi e laicali, e tanta santità. Leone XIII (+1903) aveva consacrato ad Esso il genere umano nell’enciclica Annum Sacrum (1899), il cui tema dominante è quello della Regalità sociale di Nostro Signore, in polemica con liberalismo, laicismo, socialismo e comunismo. E’ lo stesso pontefice che aveva già rinnovato la condanna della massoneria, espressa da tanti suoi predecessori, nell’enciclica Humanum genus (1884), ripresa dal nostro fondatore in SK 1254.

Tali apporti culturali e spirituali erano fortemente presenti nella chiesa cattolica degli anni romani di Massimiliano e daranno ancora successivi frutti anche nel pensiero di un altro grande francescano, p. Agostino Gemelli. Il Sacro Cuore fu il simbolo dei vandeani che si ribellarono al terrore giacobino durante la rivoluzione francese, pagando un altissimo prezzo di sangue (120.000 vittime) per la loro fedeltà alla Chiesa e alla fede cattolica. Esso negli anni venti del ‘900 diventerà la bandiera dei cristeros messicani in lotta contro il governo massonico, e Massimiliano farà diversi riferimenti ad essi (cfr. SK: 124, 144, 631, 669,1160)

Del culto del Sacro Cuore furono propagatori nei secoli passati soprattutto i gesuiti, e non è certo casuale che P. Alessandro Basile SJ, confessore di Benedetto XV, sia stato anche il direttore spirituale di Massimiliano negli anni dello studio teologico (1915-19) a Roma. Quanto avrà influito quel “soldato di Cristo” nella formazione del futuro”milite dell’Immacolata”? Il nostro santo costituirà la Milizia dell’Immacolata soltanto dopo il suo assenso, il 16.10.1917, tre giorni dopo il miracolo del sole a Fatima. Dopo il Concilio Vaticano II in questo giorno si celebrano i vespri della memoria di s. Margherita Maria Alacoque, la “segretaria” del Cuore di Gesù. S. Giovanni Paolo II fu eletto papa il 16.10.1978, e il miracolo della sua beatificazione è del 3.6.2005, festa del Sacro Cuore.

Massimiliano rimanda al Sacro Cuore in diversi scritti. Nella MI “lo scopo è la conquista del mondo intero e di ogni singola anima all’Immacolata e, attraverso Lei, al Ss. Cuore di Gesù” (SK 382). “Al più presto possibile Ella prenda possesso in modo perfetto di ogni anima, viva in essa, operi, ami il Cuore Divino, l’Amore Divino, Dio stesso”(SK 647). L’Immacolata il grande strumento; Dio il fine ultimo. “Le anime ameranno il Ss. Cuore di Gesù come mai fino a quel momento lo avevano amato, poiché come Lei si immergeranno, come non avevano fatto mai, nei misteri dell’amore: la Croce, l’Eucaristia” (SK 991Q).

Non è certo casuale che ai primordi della MI (SK 37, 17.01.1920), nell’atto di consacrazione all’Immacolata in uso in essa, egli citi ben due volte il Sacro Cuore. “…estendere, in tal modo, quanto più è possibile il benedetto Regno del Ss. Cuore di Gesù; dove Tu [l’Immacolata] entri, infatti, ottieni la grazia della conversione e della santificazione, poiché tutte le grazie scorrono, attraverso le Tue mani, dal Cuore dolcissimo di Gesù fino a noi.” Non è certo casuale che nella Medaglia Miracolosa, distintivo della MI, i due cuori siano accanto, in una condizione di com-passione, e stiano a fianco del cuore di chi porta la medaglia. Anche in SK 1094 egli riprende tali concetti, compiacendosi di un ricordo personale degli anni romani, quello del quadro dinnanzi a cui aveva pregato tante volte.” Apparendo a s. Margherita Alacoque, Gesù … indicò s. Francesco e disse: “Ecco il santo più vicino al mio Cuore divino”.

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