Conosciamo le serve di Dio Teresa e Giuseppina Comoglio
di Mariella Lentini*
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TRA I SANTI E I BEATI CHE SI FESTEGGIANO OGGI (Sant’Antonino Pierozzi (di Firenze), Sant’Atanasio, Beato Bernardo da Siviglia, Beato Boleslao (Boselao) Strzelecki, Beato Corrado di Sellenburen, Santi Espero, Zoe, Ciriaco e Teodulo, San Felice di Siviglia, Santa Flaminia, Beato Giovanni de Verdegallo, San Giuseppe Maria Rubio Peralta, San Giuseppe Nguyen Van Luu, Beato Guglielmo Tirry, San Guisitano, Beata Maria Acutina (Helena) Goldberg, Beato Nicola Hermansson, Beato Pietro Gualcerano, Beata Sandra Sabattini, San Sicario, Sant’Ultan di Fosses, San Valdeberto, Santi Vendemiale, Fiorenzo, Eugenio e Longino, Santa Viborada (o Wiborada)) RICORDIAMO DUE SORELLE PIEMONTESI UNITE DALLO STESSO AMORE PER GESU’
Teresa e Giuseppina sono due sorelle piemontesi unite dallo stesso amore per Gesù, la Madonna e la Santa Comunione. Teresa Comoglio nasce a Piobesi Torinese (Torino) nel 1843 e Giuseppina quattro anni dopo, a San Vito (Torino), nel 1847. Il padre Giuseppe lavora come giardiniere presso le ricche famiglie delle colline torinesi e, poi, trova anche un impiego in fabbrica.
Tuttavia i soldi bastano appena per condurre una vita modesta ma dignitosa. Purtroppo papà Giuseppe muore lasciando vedova mamma Rosa con due figlie in tenera età. Senza il salario mensile del “capofamiglia” subentra la miseria più nera. La giovane vedova si rimbocca le maniche. Deve dare da mangiare alle sue piccole. Si arrangia come può, con piccole faccende domestiche presso il Convitto delle Vedove. Nonostante l’estrema indigenza, mamma Rosa insegna alle bambine a pregare e ad amare Gesù.
Un giorno non può comprare il pane alle bambine e non le resta che pregare. Si ritrova davanti alla Madonna del Pilone di Torino implorando aiuto alla mamma di Gesù. Quale meraviglia quando per terra, in mezzo a delle pietre, la povera vedova trova alcune monete sufficienti per poter comprare il pane a Teresa e Giuseppina. Le due sorelline crescono e si guadagnano da vivere facendo le fioraie in casa.
Le loro composizioni sono belle e così riescono a vendere abbastanza fiori per poter sopravvivere. Intanto si dedicano ad opere di carità ed entrano a far parte delle Figlie di Maria (parrocchia Gran Madre di Torino) e poi nell’Ordine Terziario Francescano, diventando “monache di casa”. Il loro modesto alloggio è un centro di accoglienza per credenti: si prega e si venerano la Madonna e il Sacro Cuore di Gesù. Giuseppina e Teresa hanno esperienze mistiche con visioni di Gesù e della Madonna.
Nel 1870, con l’aiuto del ferroviere astigiano Paolo Pio Perazzo, danno vita all’Opera dell’Adorazione Eucaristica Universale Perpetua, la preghiera quotidiana davanti all’ostia consacrata: il “Pane del Cielo” che racchiude Gesù e Dio Padre. L’Opera da Torino si diffonde in Italia e in tutto il mondo.
Teresa Comoglio si spegne nel 1891 e Giuseppina nel 1899, entrambe nel capoluogo piemontese. Vengono sepolte a Torino, nella Chiesa di San Tommaso, divenuta meta di pellegrinaggio.
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