Conosciamo Santa Caterina da Siena
di Mariella Lentini*
–
TRA I SANTI E I BEATI CHE SI FESTEGGIANO OGGI (Sant’Acardo, Beata Anna Chrzanowska, Sant’Anseride, Sant’Antonio Kim Song-u, San Cristino, San Diochu, Beato Giovanni Vargas, Beata Itala Mela (Maria della Trinità), San Luccreth, San Paolo II di Brescia, San Severo di Napoli, San Tichico, San Torpete (Torpes, Torpè), Sant’Ugo di Cluny) RICORDIAMO UNA IMPORTANTISSIMA SANTA TOSCANA
Prima donna ad essere stata proclamata dottore della Chiesa, è compatrona d’Europa, d’Italia e di Roma. Caterina nasce a Siena il 25 marzo 1347, nell’attuale contrada dell’Oca. Penultima di venticinque figli, sopravvive alla sorella gemella. A sei anni ha la prima visione di Gesù. La bambina non è interessata ai giochi della sua età, desidera, invece, dedicare la sua vita a Dio. Tuttavia i genitori (Jacopo Benincasa, agiato tintore, e la moglie, Lapa Piacenti) intendono farla sposare. Pur di non sottostare ai voleri dei genitori, la giovane e bella Caterina si taglia tutti i capelli.
La ragazza è ubbidiente, aiuta la mamma ad accudire la numerosa famiglia; per punizione svolge i lavori domestici più umili, ma di matrimonio non ne vuole sapere. I conflitti con i genitori continuano. Un giorno, il padre vede la figlia in una stanza della casa assorta nella preghiera e in alto, sopra al suo capo, volare una colomba, simbolo dello Spirito Santo. Questo per lui è un segno del Cielo. I genitori fanno ammettere la figlia tra le “Suore della Penitenza” – le “Mantellate” vestite di bianco con un mantello nero – nell’Ordine di San Domenico, in seguito ad un sogno di Caterina dove il santo la invita ad entrare nella propria congregazione. Continuano le visioni e le estasi. Tra preghiere, penitenze e digiuni (mangia pochissimo), la ragazza assiste poveri e infermi.
Sempre sorretta dalla sua fede, Caterina cura anche gli ammalati di peste senza venirne contagiata. La giovane diventa famosa per i suoi miracoli, la capacità di convertire i peccatori e la coraggiosa lotta per la pace: parla alle persone semplici e alle autorità, consiglia, conforta, predica il Bene. Una visione spinge, poi, Caterina ad occuparsi della Chiesa. Tra i vari obiettivi raggiunti il ritorno del papa a Roma da Avignone e la riforma delle regole della Chiesa. Caterina è quasi analfabeta ma riceve da Dio il dono di saper leggere. Invia, facendole scrivere sotto dettatura, lettere ai papi e ai potenti dell’epoca.
Famosi i suoi scritti Lettere e Dialogo della Divina Provvidenza. Come è capitato ad altri santi, riceve le stimmate (1375). Celebre il miracolo di guarigione del cappellano dell’ospedale di Siena: con un’esortazione ad alzarsi, il prete guarisce all’istante! Santa Caterina si spegne a Roma nel 1380. I suoi simboli sono il libro e il giglio, ovvero la sapienza e la purezza. Patrona di Siena, del Cif Centro Italiano Femminile e delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, è protettrice di giovani da marito, studenti, boy scouts, lavandaie, corrieri, ciclisti, sarte, infermieri, malati e degli ospedali.
Per acquistare il libro
– su Amazon clicca qui
– su eBay clicca qui