L’avanspettacolo delle elezioni europee
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COSA FAREMO A GIUGNO DI FRONTE ALLA SCHEDA ELETTORALE ?
Anche a questo giro le prossime elezioni europee rischiano di essere trasformate in un siparietto di teatro da avanspettacolo. Alcune notizie che riguardano il panorama politico lasciano spazio alla incredulità dell’elettore medio, oramai disorientato e disilluso dalla classe politica e dalla sua importanza. Si passa dalla presentazione delle liste con candidati improponibili a pout-pourri imbarazzanti dove sotto l’egida di un simbolo si presentano una serie di partitini minori con il solo scopo di esprimere un “dissenso” verso il sistema politico europeista. Un po’ un controsenso considerando che le elezioni sono proprio per potersi sedere al parlamento di Bruxelles, con il reale e probabile rischio di essere poi fagocitati dal “sistema”, come accaduto negli anni passati al famoso partito del “vaffa…” che una volta arrivato al governo si è comportato peggio dei politici che apparentemente contestava. Si prospetta quindi, come al solito, la necessità di dover votare il partito “meno peggiore” degli altri, ovvero chi palesemente non si schiera a favore di quello che abbiamo dovuto sopportare negli ultimi anni.
Tutti i programmi dei partiti hanno, come al solito, la caratteristica di frammentare ulteriormente l’elettorato e il cittadino medio si trova ancora una volta disorientato di fronte alla scheda del voto. Una volta barrato il simbolo chiunque si porrà il dubbio amletico: “avrò fatto bene a votare per questo partito?”. Sí, perché, a parte le chiare disforie di personaggi poco attendibili quali anarchici squadristi, generali anti-sistema, riciclati che negano il proprio curriculum ed emeriti sconosciuti di dubbia provenienza, esistono ancora, e sembra strano dirlo, dei veri e propri partiti con programmi elettorali, dei quali pochi però conoscono i contenuti. Oramai siamo assuefatti dal solito problema che le promesse fatte in campagna elettorale sembrano scritte in matita su un rotolo di carta igienica. È il solito copione: una volta entrati nella “stanza dei bottoni” sembra che tutto cambi, che a tutto si fornisca una giustificazione. Ecco allora che oggi più che mai si svilisce l’importanza della politica e si perde di vista quello che per ognuno di noi è un diritto/dovere. È un impegno gravoso ma è necessario per ognuno di noi informarsi, affinché non si butti via il voto come accaduto nel 2019.
Nelle ultime elezioni politiche europee si è consegnata infatti l’Europa ad un gruppo di finanzieri, ambientalisti e guerrafondai che hanno alternato sanzioni a paesi fornitori di materia prima, a politiche green con tassazioni capestro per i cittadini, promuovendo anche posizioni contro la vita, come le spinte verso visioni abortistiche ed eutanasiche. Si sono anche rafforzate le ideologie come la teoria gender e quella ambientalista, che ha portato sempre di più all’utilizzo di prodotti proteici per i nostri alimenti, come le farine di vermi e di grilli. Non parliamo del periodo pandemico! Insomma ci troviamo ancora una volta a dover esercitare il nostro diritto malvolentieri. Sono lontani quei tempi dove si era felici di recarsi alle urne per esprimere la propria preferenza per un partito in cui si riponeva la propria fiducia. Responsabile di tutto ciò è la classe politica attuale, la quale ha demolito l’immagine di una vera politica a favore dei cittadini invece di una comparsata di basso rango. È necessario identificare persone coerenti ed integerrime che possano rispettare anche durante il loro mandato le promesse fatte durante la campagna politica. All’interno delle liste ancora ne esistono, bisogna dar loro supporto affinché possano operare all’interno dei loro partiti. Non lasciamo che ci venga “rubata” la vera politica, andiamo alle urne consapevoli.