Da abate trasformò il convento in un importante centro di cultura, spiritualità e laboriosità
di Mariella Lentini*
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ECCO CHI È SANT’ELDRADO DI NOVALESA
Eldrado nasce in Francia ma è molto conosciuto in Valle di Susa (Torino), in una località chiamata Novalesa, a un’altitudine dal mare di 822 metri circa. È in questo suggestivo luogo, dove il silenzio e la natura creano un connubio fatto d’armonia e di pace, che Eldrado vive la sua pia esistenza come abate di un convento. Il santo è un ricco aristocratico francese, nato nell’VIII secolo a Lambesc (Provenza). La sua famiglia, da generazioni, è composta da cavalieri dediti alle armi, alle guerre e ai tornei. Eldrado, invece, rompe con il passato e non intende seguire la tradizione di famiglia. Decide di abbandonare tutto per andare in pellegrinaggio a Santiago de Compostela, in Spagna. Continua, poi, il suo viaggio alla ricerca di Dio. Si incammina verso l’Italia, in Piemonte, valica il Moncenisio e arriva in Valle di Susa, vicino a Torino. In uno scenario da fiaba, ai piedi del Monte Rocciamelone,
Eldrado viene accolto nel Convento benedettino di Novalesa. Il pellegrino si ferma perché finalmente trova quello che cercava. Veste il saio, prega e lavora duramente come tutti gli altri. Eldrado, grazie alle sue virtù, diventa abate del convento trasformandolo in un importante centro di cultura, spiritualità e laboriosità, un luogo dove i poveri possono andare a bussare per chiedere la carità. I monaci offrono ai bisognosi un posto al riparo dalle intemperie, conforto dell’anima, una parola buona e una scodella di minestra calda. Eldrado fa costruire anche un altro convento, in Francia, per dare ospitalità ai tanti viandanti e pellegrini che dal Nord Europa si dirigono in Italia, a Roma e a Gerusalemme.
All’interno dell’Abbazia di Novalesa ancora oggi si possono ammirare alcuni dipinti che raffigurano la vita del santo: lo si vede intento ad estirpare un cespuglio, a leggere uno dei suoi amati libri, a cacciare via dei serpenti. Eldrado diventa famoso per aver diffuso e tramandato la versione corretta del Libro dei Salmi (un testo della Bibbia ebraica e cristiana). Incarica per questo delicato lavoro Floro, un religioso coltissimo, spagnolo, insegnante a Lione. I Testi Biblici, ricopiati nel passato con molti errori, vengono scritti di nuovo e diffusi in Europa, grazie ai pellegrini che di passaggio sostano nell’Abbazia di Novalesa. Sant’Eldrado muore nell’840 a Novalesa, nel suo convento, tuttora guidato da monaci benedettini.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”