Non si fermò mai: organizzò pellegrinaggi, presepi, processioni, sostenne la fede come valore primario della vita
di Mariella Lentini*
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ECCO CHI È SAN LUIGI ORIONE
È un santo della nostra epoca. Figlio di genitori virtuosi, Luigi Giovanni Orione nasce a Pontecurone (Alessandria) il 23 giugno 1872. Lavora la terra e studia. Dedito alla religione, a tredici anni viene accolto dai frati minori di Voghera. Ammalato torna a casa per curarsi. Guarito, aiuta il padre lastricando strade, conoscenza diretta che lo aiuta, poi, a capire la difficile realtà degli operai. Nel 1886 va a Torino dove resta tre anni nell’oratorio di Don Bosco. Quell’esperienza vissuta con San Giovanni Bosco, prezioso esempio per la sua opera futura, la porterà sempre nel suo ricordo. Luigi studia filosofia e teologia; intanto, presso il Duomo di Tortona, si avvicina ai ragazzi impartendo lezioni di catechismo. Il vescovo, capito il valore del suo operato, gli permette di usare il giardino del vescovado.
Il chierico Orione, rievocando Don Bosco, con entusiasmo inaugura l’oratorio San Luigi. Il 13 aprile 1895 viene ordinato sacerdote. Altri preti e chierici si uniscono a lui, creando il primo gruppo della sua futura congregazione. Don Orione impiega le sue forze nella cura dei malati e dei ragazzi e nella diffusione della “buona stampa” (nel 1905 apre a Tortona la sua prima tipografia e nel 1929 stampa il periodico mariano Mater Dei). Nel 1908 si reca a Messina e Reggio Calabria, colpite entrambe dal terremoto. Nei suoi istituti ospita tanti orfani offrendo cibo, istruzione e lavoro. Con la stessa cura si prodiga verso gli abitanti della Marsica (Abruzzo) colpiti dal terremoto nel 1915. Sempre in cammino, gira l’Italia, chiedendo aiuti per le sue opere di carità.
Per essere assistito nelle sue iniziative, fonda le congregazioni dei “Figli della Divina Provvidenza” e delle “Piccole Missionarie della Carità”. Con spirito missionario Luigi Orione manda i suoi religiosi in America Latina, dove si reca successivamente anche lui, creando scuole, orfanotrofi, parrocchie, aziende agricole. La sua è una vita modesta, fatta di ristrettezze e rinunce. Anche se ha poca salute, la sua attività non si ferma mai: organizza pellegrinaggi, presepi, processioni, sostenendo sempre la fede come valore primario della vita. Su insistenza dei medici, per riposare Don Orione si reca a San Remo (Imperia) dove muore nel 1940. Viene sepolto a Tortona (Alessandria) nel Santuario della Madonna della Guardia, da lui fatto costruire.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”