di Angelica La Rosa

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PER IL CARDINALE AMBONGO “FIDUCIA SUPPLICANS” ROMPE CON LA DOTTRINA E LA MORALE DELLA CHIESA

Il cardinale congolese Fridolin Ambongo, arcivescovo di Kinshasa, capo visibile dell’opposizione del continente africano alla Fiducia Supplicans, ha assicurato che la pubblicazione di tale testo è avvenuta tra le due sessioni del Sinodo sulla sinodalità, il che ha creato l’erronea idea che la documento è il risultato delle discussioni sinodali.

Il cardinale Ambongo ha confermato che Fiducia Supplicans non è solo un testo che, come hanno sottolineato i vescovi africani, rompe con la dottrina e la morale della Chiesa e ha prodotto una reazione rabbiosa da parte dei fedeli cattolici del continente, ma mette fine all’idea che la Chiesa si trovi in ​​una nuova fase di sinodalità in cui tutti vengono ascoltati e le decisioni non vengono prese senza consultazione. “La tempistica di questo documento è stata dannosa per il processo sinodale”, ha detto il cardinale. E ha aggiunto: “ha screditato il sinodo, la sinodalità”.

Il cardinale Ambongo è presidente del Simposio delle Conferenze Episcopali dell’Africa e del Madagascar (SECAM) e membro del gruppo cardinalizio (G9) che consiglia il Papa. In tale veste si recò a Roma per spiegare al Santo Padre le ragioni, sia dottrinali che sociologiche, per cui i vescovi africani rifiutavano la Fiducia Supplicans. In una recente intervista a La Stampa, Francisco ha affermato che il rifiuto degli africani è avvenuto per ragioni culturali: “Gli africani sono un caso particolare, perché per loro l’omosessualità è qualcosa di ‘brutto’ dal punto di vista culturale. Dal nostro punto di vista, non lo tollerano”.

La verità è che, nonostante esistano queste ragioni, l’opposizione dei vescovi del continente africano alla benedizione delle coppie omosessuali è essenzialmente di ordine dottrinale e morale, come avviene con le conferenze episcopali dei paesi europei dove non esiste una simile opposizione culturale all’omosessualità. sindacati, ma esattamente il contrario.