A Palermo il “Cristo in gonnella”. Proteste dal mondo cattolico
a cura della Redazione
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UNA MOSTRA CHE SEMBRA BLASFEMA NEL CAPOLUOGO SICILIANO
“Con sconcerto apprendiamo della mostra blasfema in oggetto. Non è bastato che Nostro Signore fosse tradito, schiaffeggiato, percosso (colaphis eum ceciderunt), flagellato e finalmente fatto morire in Croce come un infame, circondato da 2 malfattori.
Ci voleva pure questa empietà ad opera di sedicenti francescani, che al tradimento e alla bestemmia aggiungono anche lo scandalo dei fedeli.
Del resto, cosa ci si può aspettare quando la stessa gerarchia ecclesiastica benedice le gaie unioni e nega perfino l’esistenza dell’inferno?
Ivi vi attende il caloroso benvenuto di Giuda.
Non peggiorate la vostra situazione e annullate questa mostra vergognosa”.
E’ questo il testo della lettera che l’avvocato Roberto De Petro, in collaborazione con gli Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo (https://t.me/alleanza3) suggerisce di mandare ai seguenti indirizzi mail (info.centenarioimmacolatapa@
Noi lasciamo giudicare ai lettori.
La prossima volta firmatelo l’articolo…. E soprattutto visto che siete così esperti di arte sacra, date una spiegazione oggettiva del perché quest’opera è blasfema perché vedete la gente è ignorante e quindi deve “fidarsi” della vostra presunta preparazione artistica. Perché fra i “sedicenti” francescani come avete scritto quantomeno c’è un docente di scultura all’accademia di belle Arti che vi assicuro che di arte sacra ne sa mooooooolto più di voi. Quindi metteteci la faccia è confrontatevi su considerazioni oggettive perché visto le accuse pesanti che avete lanciato presuppongo voi siate preparati sul caso allora esponetelo. Perché così sembrate solo leoni da tastiera.