Apprendere l’arte della preghiera dalla Bibbia

Apprendere l’arte della preghiera dalla Bibbia

di Giuseppe Lubrino

L’ANNO DELLA PREGHIERA 

Domani, ventuno gennaio, in occasione della giornata dedicata all’esaltazione della Parola di Dio il papa indice l’anno della preghiera in vista anche di una preparazione adeguata all’anno venturo in cui sarà celebrato il Giubileo nel 2025.

La Chiesa si appresta a vivere la preghiera, a riscoprirla in tutte le sue forme e ricchezze spirituali. Rileggere la Parola di Dio per cogliere il senso e l’inestimabile valore educativo della preghiera in questo tempo storico particolarmente travagliato da guerre, malattie, violenze e cataclismi risulta essere una pratica quanto mai opportuna per fare fronte alle nuove sfide che l’attualità impone al vivere e al pensare cristiano.

La preghiera è l’elemento caratterizzante la dimensione religiosa in quanto tale e tutte le tradizioni religiose sono accomunate dalla pratica della preghiera e dall’avere e proporre ai popoli una via di salvezza. La preghiera è lo strumento principale e fondamentale attraverso cui si rende possibile il rapporto e la relazione tra il Divino e l’umano. Riguardo la tradizione giudeo-cristiana – ad esempio – nella Bibbia si possono rilevare molteplici forme di preghiere composte da diversi generi letterari e componimenti poetici.

La coscienza ebraica e cristiana non è immaginabile al di fuori di un rapporto e un dialogo vitale con Dio tramite la preghiera. Coltivare il rapporto con Dio è fondamentale per una crescita e una maturazione nella fede e ciò sia a livello liturgico-comunitario che a livello privato-familiare. Una vera e propria scuola di preghiera all’interno della Bibbia la troviamo nel libro dei Salmi.

Il testo ha conosciuto certamente una fase embrionale orale e poi è stato fissato per iscritto nell’arco di diversi secoli (X-IV secolo a.C.) e rientra a pieno titolo nella sezione degli scritti sacri poetici e sapienziali. Nel libro dei Salmi è possibile rilevare la concezione veterotestamentaria di Dio: Dio è descritto attraverso le emozioni dell’uomo, i suoi stati d’animo che scandiscono i vari momenti dell’esistenza umana  e per tale ragione che si incontrano diverse forme di preghiera: suppliche individuali e collettive, inni, lodi, salmi regali di intronizzazione, salmi di ringraziamento, salmi di carattere sapienziale e imprecazioni.

Tale varietà di  generi è dovuta alle diverse circostanze che hanno dato origine ai vari componimenti centocinquanta in tutto che compongono il testo così come lo conosciamo. A tal proposito, può essere utile segnalare che ogni salmo è introdotto da un titoletto posto all’inizio del testo grazie al quale è possibile rintracciare la circostanza e il periodo storico a cui si fa riferimento. Inoltre, questo prezioso scritto biblico è stato da sempre attribuito al Re Davide ma sicuramente egli ha dato origine a questo genere che è stato poi continuato nel tempo dando cosi vita ad una vera e propria tradizione letteraria. Si legga un brano per addentrarsi nella profondità del testo:

Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato,

ma il Signore mi ha raccolto.

 Mostrami, Signore, la tua via,

guidami sul retto cammino,

a causa dei miei nemici. (Cf. Sal 26,10-11). 

Un salmo ricco di fiducia che bene esprime la visione dell’uomo biblico. Dio presiede al ruolo dei genitori per i suoi fedeli al punto tale da instaurare con essi un rapporto viscerale che viene gradualmente coltivato e accresciuto con la pratica della preghiera. 

Si legga ancora quanto segue: 

Oracolo del Signore al mio Signore:

«Siedi alla mia destra,

finché io ponga i tuoi nemici

a sgabello dei tuoi piedi». (Cf. Sal 109,1). 

Tale salmo è tipico di una celebrazione di intronizzazione regale. Nella cultura orientale, infatti, il re era considerato un luogotenente di Dio sulla terra. Per tale ragione quando gli agiografi sacri del Nuovo Testamento hanno applicato i salmi regali a Gesù Cristo tali scritti sono divenuti preziosi per la teologia al fine di dimostrare e sostenere la divinità di Gesù e la sua consustanzialità con Dio Padre.  Per ogni circostanza della vita, dunque, vi è un salmo che aiuta il fedele di tutti i tempi a vivere, a pensare e soprattutto ad agire in conformità agli insegnamenti del Dio della Bibbia. Si legga un salmo relativo alla supplica di un ammalato: 

Abbi pietà di me, Signore, sono nell’affanno;

per il pianto si struggono i miei occhi,

la mia anima e le mie viscere.

Si consuma nel dolore la mia vita,

i miei anni passano nel gemito;

inaridisce per la pena il mio vigore,

si dissolvono tutte le mie ossa. (Cf. Sal 30,10-11). 

Questo salmo rappresenta un vero e proprio grido di angoscia e di lamento da parte di chi fa esperienza del dolore, dell’afflizione e della sofferenza fisica. È una vera invocazione, è un appello fiducioso alla misericordia divina perché possa arrecare sollievo a chi vive nella malattia. La preghiera all’interno della Sacra Scrittura diventa un antidoto benefico contro la sofferenza e il dolore procurato dalle malattie, dalla vecchiaia e, in ultima analisi, dall’esperienza del peccato che ammala la psiche dell’uomo e gli fa provare sgomento per la sua stessa vita.

In tal senso, anche il libro di Giobbe risulta essere un paradigma valido per comprendere il mistero del male e della sofferenza alla luce della Parola di Dio che tutto disvela e rischiara. Leggere la Bibbia per apprendere l’arte della preghiera significa predisporsi a progredire nella conoscenza di Dio e al contempo dell’uomo.

Ciò signIfica aprirsi al mistero della vita così come del male, della sofferenza e della morte. Ecco uno dei brani più belli della letteratura dell’Antico Testamento dal quale come è noto si è lasciato ispirare anche il sommo poeta fiorentino: 

Il Signore è il mio pastore:

non manco di nulla;

 su pascoli erbosi mi fa riposare,

ad acque tranquille mi conduce.

 Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,

per amore del suo nome.

Se dovessi camminare in una valle oscura,

non temerei alcun male, perché tu sei con me.

Il tuo bastone e il tuo vincastro

Mi danno sicurezza. (Cf. Sal 22,1-4). 

Tali acquisizioni acquistano una maggiore rilevanza se si considera che il Nuovo Testamento ha letto ed interpretato i Salmi alla luce degli avvenimenti riguardanti la vita e l’opera di Gesù. D’altronde la tradizione dei vangeli sinottici e, in particolar modo, il vangelo secondo Luca pongono l’accento in modo rilevante sull’importanza di coltivare la preghiera per crescere e maturare come discepoli autentici del maestro divino.

La redazione lucana ci informa che Gesù in tutti i momenti cruciali della sua vita terrena è ricorso all’ausilio della preghiera per ricevere da Dio Padre il supporto necessario per poter affrontare le avversità che gli si presentavano. Egli, peraltro, ha raccomandato ai suoi seguici di perseverare costantemente nella preghiera per ricevere da Dio consiglio, saggezza e benedizione (Cf. Lc 2,22-35. 50-52; 4,1-30; 6,12-19; 10,21; 11, 1-13; 22,40-46; Mt 27,46; Mc 15,34; Sal 21,2). 

Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!». (Cf.Lc 11,9-13). 

La celebrazione eucaristica è la preghiera per eccellenza che l’umanità in Cristo e nello Spirito Santo rivolge a Dio. In tale contesto, la liturgia è una palestra della preghiera e tutti gli uomini e le donne del nostro tempo sono invitati ad iscriversi per mettere in forma la propria dimensione spirituale. La Parola di Dio è, invece, la dieta adeguata per raggiungere tale forma ideale e la grazia dei sacramenti costituisce il valore della pillola dimagrante in questo senso. La preghiera è l’anima della vita e della missione della Chiesa. Pertanto, predisporsi a celebrare il nuovo anno pastorale all’insegna della riscoperta del valore salvifico-educativo della preghiera è un dono inestimabile che papa Francesco ha offerto alla Chiesa tutta e con essa a tutte le persone di buona volontà. 

Bibliografia

  • Cfr. Vincenzo Scippa, Salmi da Volume 1 -3, Edizioni il Messaggero Padova, 2002-2003.

  • Gianfranco Ravasi, I Salmi – Introduzione e Commento, Ed. san Paolo, 2007.

  • Gianfranco Ravasi, Biografia di Gesù, secondo i Vangeli, Raffaello Cortina Editore, pp. 46-65

  • Gérard Rossé, Il Vangelo secondo Luca, commento esegetico spirituale, Città Nuova; 5° edizione (22 gennaio 2001), pp. 1064. 
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