I Parlamenti codificano il male, i media lo estendono ma la santità va controcorrente
di Padre Giuseppe Tagliareni
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RIFLETTIAMO
Nel libro dell’Apocalisse, S. Giovanni descrive gli eletti di Dio: quelli col sigillo divino sulla fronte, quelli con la palma della vittoria, “che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello” (Ap 7,14). Felici per sempre, partecipano della gloria di Dio e fanno corte all’Agnello vittorioso, tra canti e tripudio degli Angeli di Dio. Molti vengono dalla “grande tribolazione”, che abbattutasi su tutta la terra con violenza inaudita, avrà fatto tante vittime, sacrificate per la loro fedeltà alla Legge di Dio e al Vangelo di Cristo.
Questa è la strada della santità a cui tutti siamo chiamati. Oggi purtroppo vige la legge del peccato in tutte le sue forme, reso lecito se non addirittura obbligatorio. I Parlamenti codificano il male e i mass media convincono tutti che è bene fare così, anche se la coscienza teme. Ma la si mette a tacere, dicendo: “Lo fanno tutti! Che male c’è?”. E ci si omologa al costume corrente. Ma la santità va controcorrente! Se si prega, con l’aiuto della grazia di Dio ci si può santificare.
Con le Beatitudini, Gesù ci fa l’elenco dei Santi: sono i “poveri di spirito”, gli afflitti, i miti, gli affamati di giustizia, i misericordiosi, i puri di cuore, gli operatori di pace, i perseguitati per causa della giustizia o per causa di Cristo. “Grande è la vostra ricompensa nei Cieli”: per questo bisogna viverle. Il mondo lo lasceremo presto. Dio ci prepara un posto in Cielo. E per sempre!