Benedetto XVI ha avuto il coraggio di andare controcorrente, con una profondità che nessuno ha nemmeno sfiorato
di Giuseppe Adernò
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BENEDETTO XVI, UN PAPA CHE HA SEGNATO LA STORIA
Papa Benedetto XVI dal cielo continua ad assistere la Chiesa per la quale Egli ha pregato, ha sofferto, ha operato da Maestro, Pastore e Guida.
Gigante della fede e della ragione, maestro di Teologia e fine scrittore, umile operaio della vigna del Signore, Papa Ratzinger ha guidato la Chiesa come 265° Pontefice, raccogliendo l’eredità di San Giovanni Paolo II e dopo le storiche e impensabili dimissioni dell’11 febbraio 2013.
Come un semplice “pellegrino” ha percorso nel ruolo di Papa Emerito l’ultimo tratto di cammino terreno che si è chiuso lo scorso 31 dicembre.
In una lettera dell’otto febbraio 2022, quando il suo nome fu tirato in ballo nell’inchiesta sugli abusi nell’arcidiocesi di Monaco e di Friburgo, Papa Ratzinger ha scritto: «Ben presto mi troverò di fronte al Giudice ultimo della mia vita. Anche se nel guardare indietro alla mia lunga vita posso avere tanto motivo di spavento e paura, sono comunque con l’animo lieto perché confido fermamente che il Signore non è solo il giudice giusto, ma al contempo l’amico e il fratello che ha già patito egli stesso le mie insufficienze e perciò, in quanto giudice, è al contempo mio avvocato (Paraclito). In vista dell’ora del giudizio mi diviene così chiara la grazia dell’essere cristiano. L’essere cristiano mi dona la conoscenza, di più, l’amicizia con il giudice della mia vita e mi consente di attraversare con fiducia la porta oscura della morte”.
Queste parole sono sintesi di una vita di preghiera e di fede che Benedetto XVI, dal voto ieratico, sereno e sorridente, ha saputo trasfondere nel suo Magistero anche attraverso le tre encicliche che celebrano l’amore di Dio; dalla “Deus caritas est“ del 2005, alla “Spe Salvi” del 2007 e del “Caritas in veritate” del 2009.
Una preziosa trilogia delle virtù teologali che viene arricchita anche dalla vita di “Gesù di Nazaret” e come dono di Natale del 2012 “L’infanzia di Gesù” definito “un piccolo gran libro e non solo per i bambini”.
I commenti, i messaggi e le testimonianze che si raccolgono in questi giorni, anche perché molto di noi hanno avuto la fortuna di incontrarLo e di salutarlo, esprimono l’affetto e la devozione per un Papa Santo che ha tracciato un solco nella storia della Chiesa ed è stato vigile custode della tradizione, avviando il dialogo tra la Fede e la Ragione, in risposta al dilagante relativismo che ha vanificato tanti preziosi valori della dottrina cristiana.
Egli ha avuto il coraggio di andare controcorrente e di affermare, con una profondità che nessuno ha nemmeno sfiorato, le ragioni del pensiero forte.
Come ha dichiarato Gaetano Quagliariello, ex ministro e più volte senatore della Repubblica, Papa Ratzinger “ha indicato una strada: quella di edificare delle minoranze creative ed il futuro ci dirà se esse riusciranno a invertire o quanto meno cambiare la rotta del secolo. In questo tentativo Benedetto XVI è destinato a restare un punto di riferimento indelebile”.
Nella foto di copertina Papa Benedetto XVI tiene in mano, e osserva con ammirazione, il Duomo di Catania e ricorda la Patrona Sant’Agata