Quale altra religione ha ridonato dignità ad ogni creatura come il Cristianesimo?
di Andrea Sarra
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ALCUNI ASPETTI DEL CRISTIANESIMO CHE SFUGGONO A MOLTI… CRISTIANI
Da circa venti/venticinque anni, ovvero da quando si è diffusa anche in Italia la filosofia “New Age”, si è andato sempre più propagandando il sincretismo religioso che consiste, in buona sostanza, nel sostenere che tutte le religioni sono egualmente vere, fondendo elementi di ognuna di esse (tesi cara alla massoneria) senza un serio discernimento, fino a tentare di sostenere che talune religioni siano superiori o pari al Cristianesimo, evidenziando in particolare come alcuni fedeli preghino cinque volte al giorno, ed affermando anche che esse sono religioni di pace.
Preme, dunque, sottolineare alcuni aspetti della religione cristiana che, sovente, sfuggono agli stessi cristiani disinformati o non conoscitori delle Sacre Scritture così, se si vorrà verificare quanto alcune religioni siano effettivamente religioni di pace, sarà sufficiente analizzare e confrontare la parola e la vita di Gesù con quanto prescritto da qualsiasi altra religione.
Proprio Gesù, infatti, in Mt 7,15-20 affermava: “Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.” Ed anche in Lc 6, 43-44 diceva: “Non c’è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo.”
Cominciamo allora ad esaminare alcuni dati biblici sulla nascita e sulla storia di Gesù, preannunziata in numerosissime profezie (che si sono poi avverate, come risulta nel Nuovo Testamento):
– la sua nascita a Betlemme: fu predetta da Michea 5:1 e riportata da Matteo 2:1-6; e Luca 2:4;
– nacque da una Vergine: Isaia 7:14 e Matteo 1:18-23;
– la fuga di Giuseppe e Maria in Egitto, a causa della persecuzione di Erode (la troviamo in Osea 11:1 e Matteo 2:15);
– Gesù apparteneva alla tribù di Giuda (Genesi 49:10 e Apocalisse 5:5);
– la strage degli innocenti (riferimento in Geremia 31:15 ed in Matteo 2:16-18);
– l’entrata in Gerusalemme il giorno della domenica delle Palme (la troviamo in Zaccaria 9:9 ed in Matteo 21:1-11);
– il silenzio di Gesù davanti agli accusatori (si può trovare in Isaia 53:7 ed in Matteo 26:62-63; 27:12-14);
– Gesù prega per i suoi nemici (Isaia 53:12 e Luca 23:34);
– i soldati tirano a sorte i suoi vestiti (Salmo 22:18 e Matteo 27:35);
– Gesù muore per i nostri peccati (Isaia 53:4-12 e Matteo 8:17);
– la profezia che nessun osso di Gesù sarebbe stato spezzato (può trovarsi in Giovanni 19:36 che cita Esodo 12:46 e Numeri 9:12).
Da questi riferimenti si evince, in particolare, che il concepimento di Gesù avvenne in modo soprannaturale e fu annunziato dall’Arcangelo Gabriele ad una Vergine fanciulla di Nazaret.
Tutta la vita di Gesù fu costellata di episodi che lasciano trasparire la sua provenienza divina. Sin da bambino fu perseguitato e, per salvarlo, Maria e Giuseppe dovettero fuggire in Egitto; fu odiato così tanto che fu compiuta una strage di bambini nel tentativo di eliminarlo.
Cosa temeva Erode che sarebbe dunque diventato quest’uomo?
Gesù crebbe in sapienza e grazia, è scritto nei Vangeli, e visse la propria vita in funzione della nostra salvezza, sacrificandola fino a farsi crocifiggere per liberarci dai nostri peccati. Ha avuto misericordia infinita per le sofferenze dell’uomo e pietà per le sue debolezze: ha guarito i lebbrosi, ha ridato la vista ai ciechi, ha camminato sulle acque, ha risuscitato i morti. Ma i numerosi miracoli riportati nei Vangeli sono solo una piccolissima parte della realtà, tanto è vero che al termine del vangelo di Giovanni (21,24-25) può leggersi:” Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.”
Eppure, Gesù, non ha mai conquistato un regno terreno né è divenuto il più ricco possidente della regione. Al contrario, egli non aveva neanche “un posto dove poggiare il suo capo” e davanti a Pilato affermò: “Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù”. (Gv 18,36)
Gesù perdonò i suoi nemici. La sua vita è tutta intessuta di misericordia e amore, mai ha cercato o giustificato la violenza. Egli stesso disse a Pietro: ”Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada” (MT 26,32).
Non è stato un leader politico o un capo militare, non ha mai ucciso né posseduto schiavi, ha invece insegnato a perdonare le offese ricevute, ha salvato l’adultera dalla lapidazione, non ha mai condannato alcuna persona, né fatto guerre. Allo stesso modo si può dire che nessuno dei discepoli di Gesù ha mai guidato eserciti. Infatti, per cristiani ed ebrei il martire è colui che muore a causa della propria fede, non chi uccide per la fede. Dunque, risulta ben difficile paragonare altre religioni al Cristianesimo, soprattutto considerando che la storia, sino ai giorni nostri, narra di centinaia di guerre contro i cristiani, di atti vandalici nei confronti delle chiese bruciate e devastate, con statue sacre decapitate e cristiani uccisi in odium fidei.
Già nei primi 300 anni di Cristianesimo ci sono state 10 importanti persecuzioni contro i cristiani senza che ci fossero resistenze armate da parte loro. Si ricordano, tra queste, quella di Nerone (che si ritiene sia stato il primo ad iniziare le persecuzioni), poi quelle di Domiziano e Decio che furono particolarmente feroci e crudeli. Gesù invece ha predicato la pace, ha insegnato la mitezza e, in Matteo 5,16, dice: “Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.”
Fu senza peccato. Egli era l’incarnazione, l’essenza della Salvezza, scelse liberamente di morire per la salvezza di tutta l’umanità. Così scrisse di lui, nelle sue orazioni, Santa Brigida: ”O Signore Gesù Cristo… Ricordati del tremito, dell’angustia e dolore che sopportasti nel santissimo corpo, prima di andare sul patibolo della Croce, quando dopo l’avere tu fatto tre volte orazione al Padre, pieno di sudor di sangue, ti vedesti tradito da uno dei tuoi discepoli, preso dal tuo popolo eletto, accusato da falsi testimoni, iniquamente da tre giudici condannato a morte, nel più solenne tempo della Pasqua, tradito, burlato, spogliato dei tuoi vestiti, percosso nella faccia (con gli occhi bendati), legato alla colonna, flagellato e coronato di spine…”.
Gesù non ha desiderato vendetta per la violenza subita e, perfino sulla croce, ha pregato così: “Padre, perdona loro” (Lc 23,24).
Egli perdonò anche l’adultera e riconobbe alla donna la dignità umana stabilita da Dio, come era all’inizio della creazione. Non si sposò e non ebbe relazioni sessuali, la sua missione era di glorificare il nome del Padre Celeste.
Ed ancora, Gesù non costrinse mai i suoi discepoli a credere in Lui né a seguirlo, bastava incrociare il suo sguardo perché nascesse nel cuore il desiderio infinito di seguirlo. Infatti, in Luca 5,10-11 può leggersi: “Gesù disse a Simone: Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini”. Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono”. E nel Vangelo di Giovanni 14,6 egli dice: “Io sono la via, la verità e la vita! Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.”.
Predisse esattamente la sua crocifissione, morte e risurrezione, istruendo e preparando i suoi successori: ”E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.” (Mt 16,18). Così è stato per secoli ed ora l’attuale papa Francesco è il 266° successore di Pietro.
Ecco, questo è Gesù! Di Lui si potrebbe scrivere all’infinito e davvero non basterebbero libri su tutta la terra per contenere le sue opere e i suoi miracoli, da sempre. Ora vorrei sapere: a chi si potrebbe paragonare tanta Bellezza, il suo immenso Amore, la sua Misericordia “meraviglia per gli angeli e incomprensibile ai santi”? Quale altra religione ha ridonato dignità ad ogni creatura umana, ci ha lasciati liberi di scegliere la nostra fede, quale altro uomo ha perdonato mentre il suo corpo veniva flagellato e crocifisso, è risuscitato dal sepolcro ed è comparso a porte chiuse ai suoi discepoli?
Chiesa e Potere.
In tutte le religioni monoteiste.
Ma Gesù è un’altra “cosa”.