La denuncia di Mons. Schneider: “oltre al vescovo Strickland è già stato chiesto di dimettersi ad altri vescovi”
di Angelica La Rosa
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“LA DEPOSIZIONE DEL VESCOVO JOSEPH E. STRICKLAND SEGNA UNA GIORNATA NERA PER LA CHIESA CATTOLICA DEI NOSTRI GIORNI”
“L’unica accusa che ora sicuramente assicurerà una severa punizione è l’attenta osservanza delle tradizioni dei Padri. Queste parole di San Basilio (Ep. 243) possono illustrare nel modo più appropriato la deposizione del vescovo di Tyler (Texas) Sua Eccellenza Joseph E. Strickland”, ha dichiarato Mons. Schneider sulla deposizione del vescovo statunitense.
“La deposizione del vescovo Joseph E. Strickland segna una giornata nera per la Chiesa cattolica dei nostri giorni. Stiamo assistendo ad una palese ingiustizia nei confronti di un vescovo che ha fatto il suo dovere nel predicare e difendere con parresia l’immutabile fede e morale cattolica e nel promuovere la sacralità della liturgia, soprattutto nel rito tradizionale immemorabile della Messa”, ha commentato mons. Schneider, Vescovo ausiliare di Santa Maria in Astana.
“Tutti capiscono, e anche i nemici dichiarati di questo Vescovo Confessore, che le accuse mosse contro di lui sono in definitiva inconsistenti e sproporzionate e sono state usate come una gradita opportunità per mettere a tacere una scomoda voce profetica all’interno della Chiesa. Ciò che accadde ai Vescovi durante la crisi ariana del IV secolo, che furono deposti ed esiliati solo perché predicarono intrepidamente la fede cattolica tradizionale, si ripete ai nostri giorni. Allo stesso tempo diversi Vescovi, che sostengono pubblicamente l’eresia, gli abusi liturgici, l’ideologia gender e invitano apertamente i loro sacerdoti a benedire le coppie dello stesso sesso, non sono minimamente importunati o sanzionati dalla Santa Sede”, ha rilevato il vescovo kazako.
Mons. Strickland passerà probabilmente alla storia come un “Atanasio della Chiesa negli USA”, che però, a differenza di sant’Atanasio, “non è perseguitato dal potere secolare, ma incredibilmente dal Papa stesso”, ha aggiunto Monsignor Schneider. “Sembra che una sorta di epurazione dei Vescovi fedeli all’immutabile fede cattolica e alla disciplina apostolica, in atto già da tempo, sia giunta ormai ad una fase decisiva”.
“Possa il sacrificio, che Nostro Signore ha chiesto al Vescovo Strickland, portare abbondanti frutti spirituali per il tempo e l’eternità. Mons. Strickland e gli altri vescovi fedeli, ai quali è già stato chiesto di dimettersi, che attualmente sono emarginati o che saranno i prossimi nella fila, dovrebbero dire in tutta sincerità a Papa Francesco: ‘Santo Padre, perché ci perseguita e ci picchia? avete provato a fare quello che tutti i santi Papi ci hanno chiesto? Con amore fraterno offriamo il sacrificio di questo tipo di persecuzione e di esilio per la salvezza della vostra anima e per il buono stato di Santa Romana Chiesa. Infatti, siamo i vostri migliori amici , Santo Padre!'”.