All’APRA una giornata su uno dei principali Misteri della nostra esistenza

All’APRA una giornata su uno dei principali Misteri della nostra esistenza

di Paola Liberotti

“I MIRACOLI SECONDO LA FILOSOFIA E LA TEOLOGIA”: EVENTO A ROMA

“I miracoli secondo la filosofia e la teologia” è il titolo della conferenza che si terrà a Roma presso l’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” (via degli Aldobrandeschi 190) domani, martedì 14 novembre, dalle ore 17.10 alle 18.40, a cura di don Hrvoje Relja, docente dell’Università di Split, in Croazia.

L’evento sarà trasmesso anche in diretta on line via Zoom e YouTube; l’accesso è libero.

Il termine miracolo designa una straordinaria meraviglia, la cui straordinarietà è così meravigliosa che solo Dio Meraviglioso può operarlo. Ma da sempre ogni essere umano si chiede: cos’è davvero un miracolo? Ci sono prove che i miracoli succedano davvero? È ragionevole crederci? Si possono razionalmente discernere? Qual è il senso dei miracoli e perché Dio li compie?

Per tentare di rispondere a queste domande si propone un approccio interdisciplinare, che includa in sé i contributi di varie materie: la teologia in primis, ma anche la scienza e la filosofia, esplorando i loro reciproci rapporti.

Seguendo questo itinerario si dimostra che il discernimento riflessivo-argomentativo dell’Evento di Cristo non può prescindere dai miracoli, e inoltre si evidenzia che essi sono da sempre i “Segni Speciali” della Testimonianza Divina: hanno comunque una razionalità che ci vincola, in coscienza, a dare il nostro consenso alle Verità rivelate, sebbene non ci costringano ad accettare tutto ciò di improbabile, che sorpassa la natura umana. «Infatti Cristo, che è Maestro e Signore nostro, mite ed umile di cuore ha invitato e attratto i discepoli pazientemente.

Certo, ha sostenuto e confermato la sua predicazione con i miracoli per suscitare e confortare la fede negli uditori, ma senza esercitare su di essi alcuna coercizione. Ha pure rimproverato l’incredulità degli uditori, lasciando però la punizione a Dio nel giorno del giudizio» (“Dignitatis Humanae”, n.° 11).

Sarà quindi una giornata all’insegna di uno dei principali Misteri della nostra esistenza: naturalmente senza la pretesa di esaurire la complessità della materia, ma con l’auspicio di tenere sempre viva la riflessione sull’aspetto meraviglioso e inspiegabile che caratterizza la nostra Fede.

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