Una corsa incontrollata verso un baratro buio e profondo

Una corsa incontrollata verso un baratro buio e profondo

di Dalila Di Dio

L’EUTANASIA NON È UN FATTO PERSONALE

Stabilire che la vita sia un bene disponibile è come lanciare una sfera su un piano inclinato, è una corsa incontrollata verso un baratro buio e profondo.

Profondo quanto uno Stato che, ritenendosi titolare di un potere di vita e di morte assoluto, impone di sopprimere la vita di una bambina, Indi Gregory, contro la volontà di chi l’ha messa al mondo.

Ecco perchè l’eutanasia non è semplicemente un fatto personale, non riguarda esclusivamente il singolo, non è l’ennesimo “a te cosa toglie?”, come vorrebbero farci credere: è un pendio scivoloso, di cui nessuno ha mai visto il fondo.

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