Sergio Caldarella: “La TV è diventata il mezzo di trasmissione principale delle pulsioni più becere”
a cura della Redazione
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Sulla falsariga del famoso “Questionario di Proust”, la redazione ha rivolto delle domande curiose all’epistemologo prof. Sergio Caldarella, saggista, educatore e collaboratore di InFormazione Cattolica e Geopolitica Quotidiana.
1. Una persona famosa che si avvicina al tuo ideale… Non credo nella fama che, con il Qohèlet, è “fame di vento”, ma nel motto di Epicuro Λάθε βιώσας (vivi nascosto): i miei personaggi storici ideali sono molti, tra questi Socrate e Platone, Gesù, Spinoza, Immanuel Kant, Einstein, Albert Schweitzer, Kurt Gödel, Aleksandr Solženicyn e Iosif Brodskij.
2. Una tua fobia… Soffro di ònfalofobia.
3. La materia più amata e quella più odiata da studente… Fisica – Francese.
4. Una cosa che hai sempre voluto fare e non hai mai fatto? Dirigere l’ouverture de La Gazza Ladra di Rossini e visitare la prigione sulla collina di Filopappo, ad Atene, dove venne incarcerato e trovò la morte Socrate, ma temo la sindrome di Stendhal.
5. Qual è la tua più grande passione? La fisica teoretica ad indirizzo epistemologico.
6. Qual è il tuo motto? Innocue vivito, numen adest.
7. Un oggetto al quale sei particolarmente legato… L’anello nuziale di mio nonno con l’iscrizione: Tempus fugit, amor manet.
8. Il film più bello che hai visto… Fiddler on the Roof (Il violinista sul tetto) con Chaim Topol.
9. Il tuo programma tv preferito… Nessuna programmazione televisiva. È molto doloroso provare a guardare oggi la televisione poiché è diventata il mezzo di trasmissione principale delle pulsioni più becere, dell’anticultura e della manipolazione più grossolana che, però, come purtroppo si vede, funziona anche abbastanza bene nel dirigere la società verso deliri sempre maggiori.
10. Il cantante (o gruppo musicale) preferito… Il cellista Pablo Casals, la cantante Cecilia Bartoli ed il Quartetto Borodin.
11. Il tuo sport preferito… Gli scacchi.
12. Il tuo piatto preferito e quello che proprio “non digerisci”… La pasta al forno alla siciliana fatta in casa e, al ristorante, mi piace ordinare il chimichanga, anche per via del nome che è divertente da pronunciare – polpette di mucco anche per via della crudeltà contro i poveri pesciolini.
13. Lo Stato del mondo in cui ti piacerebbe vivere… Islanda.
14. Tra i vari problemi del mondo qual è quello che ti dà più fastidio? La tracotanza che pretende di sapere tutto senza sapere come.
15. Per informarti cosa gradisci… (indica un sito e/o un quotidiano e/o un periodico…) Guardare ovunque in rete evitando, accuratamente, tutte le testate generaliste ed i loro titoloni. Ogni tanto, prendendo prima un antiemetico, leggo, mio malgrado, qualche giornale o rivista a grande distribuzione in lingua inglese, ma non più in italiano.
16. Che personaggio storico ti piacerebbe essere? Non saprei, non ho mai pensato ad essere un altro, mi piacerebbe, però, poter essere uno di quelli che, in un angolino dell’agorà di Atene, avevano l’immenso privilegio di ascoltare in silenzio la voce di Socrate, oppure poter fare una passeggiata, con passo felpato ed a distanza senza disturbare, mentre Einstein e Kurt Gödel parlottavano insieme tornando dall’Institute for Advanced Study verso la Mercer street.
17. Il tuo massimo sogno di felicità… Un mondo in cui tutti leggano e la ragione prevalga sull’arroganza ed il delirio.
18. Hai tatuaggi e/o piercing: perché hai scelto di farli? Ovviamente no, mi chiedo anche se questa possa davvero dirsi una scelta oppure una questione di adeguamento ad un modello diffuso dall’industria culturale. Una malcelata costrizione.
19. Un ricordo bello legato alla tua infanzia… Sono tantissimi. Avere avuto un’infanzia felice, in un mondo che scade sempre più nell’assurdo e nell’irrazionale, è un’àncora di salvezza. Una tra tutte ricordo una sera d’estate, all’età di 13 anni, sdraiato sotto le stelle quando, pensando a “quell’immensità”, d’un tratto, contemplando la maestosità di quella piccola parte di universo per noi visibile e pensando che ognuno di quei puntini luminosi in cielo era una stella, spesso molto più grande del nostro sole e poteva avere attorno decine se non centinaia di altri pianeti, mi resi conto della nostra infinita piccolezza nel cosmo e, come per una bella magia, mi accorsi che il mio ego, “le moi haïssable”, mi aveva abbandonato per sempre.
20. Pro o contro l’aborto e perché… Sicuramente a sfavore, tranne quei casi in cui è a rischio dimostrabile la vita della madre.
21. Pro o contro l’eutanasia e perché… Sono sicuramente contrario all’eutanasia di Stato, ma l’eutanasia in quanto tale è un tema un po’ più difficile su cui non mi esprimo direttamente perché non me la sento di avere un parere sulla vita di altri. Non riuscirei mai ad imporre di continuare a patire ad una persona in fin di vita e preda a grandi sofferenze e dolori; credo che in questi casi sia giusto lasciare al sofferente, quando ne è ancora in grado, l’ultima parola sul proprio dolore. Il drammatico passaggio di Luca 23:46 riporta: «Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito”. Detto questo, spirò». Qui si mostra un verbo con cui si esprime un atto consapevole, all’apice di un calvario straziante, di rimettere il proprio spirito, dunque questa volontà di fronte al dolore sembra avere anche una sua legittimità teologica.
22. Pro o contro la legalizzazione delle droghe chiamate leggere e perché… Curioso come il tema delle sostanze psicotrope sia diventato un aspetto discusso e legiferato nelle società a partire dalle guerre dell’oppio alla fine dell’Ottocento. È parecchio discutibile l’uso che gli Stati fanno di queste vicende utilizzandole come strumenti di oppressione e, per questo, sarei più per una consapevolizzazione in merito. Io dico sempre che non c’è droga più bella ed eccitante del pensiero, questo significa anche che le droghe si inseriscono in un vuoto che è prodotto da una socialità incapace di offrire ciò che è Buono, Vero e Bello. Iniziare ad offrire questi ideali di vita equivarrebbe ad eliminare il problema e non ci sarebbe bisogno dell’intervento poliziesco dello Stato che porta ancora più dolore e miseria. Punire un poveretto perché è un disgraziato è solo l’ennesimo insulto alla sua condizione. Bisogna tendere la mano al dolore.
23. Credi nella vita su altri pianeti? Non è una questione di fede e bisognerebbe capire che il termine “vita” è molto ampio e può includere forme di vita virali, batteriche o persino a base diversa dal carbonio come, ad esempio, il silicio. L’equazione di Drake offre un’approssimazione probabilistica al tema. Nel senso accennato sopra e, date le dimensioni dell’universo, è certo possibile che, da qualche parte, vi siano forme di “vita”, ma sicuramente non si tratta degli omini verdi della fantascienza o degli pseudo-extraterrestri che impazzano tra le cronache contemporanee.
24. Che cos’è per te la famiglia. È sufficientemente tutelata in Italia? In Italia credo che nessuno sia davvero tutelato, in particolare a partire dal 2020 il Paese ha preso una deriva preoccupante in cui la legge non è più un patrimonio condiviso e viene applicata in maniera diseguale tra chi sta in alto e chi in basso. Per questo coloro responsabili dello sfacelo del 2020 sono ancora a piede libero e pretendono di poter andare “a testa alta”. In un Paese con questo livello di decadenza giuridica, etica e politica, solo chi si situa all’apice del meccanismo sociale finisce per essere tutelato.
25. Cosa pensi della credenza orientale chiamata reincarnazione? Penso che si tratti di una maniera simbolica per esprimere la Legge di Lavoisier.
26. Credi in una forma di vita dopo la morte terrestre (per esempio Paradiso, Inferno, ecc.)? Sulla base del principio parziale di cui sopra “nulla si distrugge, tutto si trasforma” ogni forma passa a stati successivi. Mi pare la miglior definizione scientifica in tale discorso. Quanto descritto da Dante credo sia da intendere più in forma simbolica.
27. Credi negli angeli? In linea di principio non è qualcosa che posso escludere.
28. Chi è per te Gesù Cristo? Un’inesauribile fonte d’insegnamento.
29. Credi che possano verificarsi dei miracoli? Sì, quotidianamente: è un miracolo amare, vedere, sentire, capire, gioire, esultare, ammirare, cantare, ballare, apprendere ed insegnare e molto altro ancora. Già il senso della meraviglia è un miracolo.
30. Qual è il senso della tua vita? Come vorresti spenderla nel mondo? Il senso è anche una direzione e, pur con tutti gli infiniti limiti dell’esistenza imperfetta e mortale, provare sempre a seguire le vie del Buono, del Vero e del Bello, è il mio imperativo.