L’autista del bus precipitato avrebbe sofferto di effetti avversi da vaccino anti Covid
di Gianni Toffali
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L’ITALIA ATTENDEVA CON ANSIA IL REFERTO DELL’AUTOPSIA SULL’AUTISTA COINVOLTO NEL TRAGICO INCIDENTE DELL’AUTOBUS, E CON GRANDE SORPRESA, SI È SCOPERTO CHE GLI INVESTIGATORI HANNO SECRETATO LA PERIZIA
Colpo di scena: l’Italia attendeva con ansia il referto dell’autopsia sull’autista coinvolto nel tragico incidente dell’autobus, e con grande sorpresa, si è scoperto che gli investigatori hanno misteriosamente secretato la perizia. Con la copertura del segreto investigativo, non sarà quindi possibile confermare o meno se il conducente abbia avuto un malore come precedentemente ipotizzato dalle autorità escludendo in prima battuta l’incendio a bordo prima della caduta dal cavalcavia.
Generalmente i cambi di rotta improvvisi, vengono dettati o suggeriti da elementi indiziari che potrebbero stravolgere teoremi o conclusioni di comodo. Sarà un caso, ma pochi giorni dopo l’infausto sinistro, quando tutti puntavano il dito sul guardrail o sulle batterie “incendiarie”, è saltato fuori che l’autista Alberto Rizzotto era iscritto al gruppo di Facebook dell’associazione “Danni collaterali”, che riunisce coloro che hanno patito effetti avversi o disturbi vari a seguito della vaccinazione contro il Covid-19.
Secondo persone a lui vicine, l’uomo avrebbe sofferto di effetti avversi dopo 3 dosi di vaccino anti Covid. La decisione di occultare l’autopsia, ha spinto la dottoressa Maria Grazia Spalluto e l’avvocato Andrea Perillo, presidente e vicepresidente dell’associazione Danni collaterali a dichiarare che: “Considerato che l’autista del pullman potrebbe aver avuto un malore improvviso, sarebbe opportuno che la Procura che indaga sulle cause dell’incidente prendesse in considerazione anche questa ipotesi.
È chiaro che la questione della sicurezza dei trasporti, se fosse accertato un malore del conducente dovuto alla vaccinazione, si porrebbe in maniera molto pesante”. Mascheramento che non promette alcuna garanzia di verità sul drammatico evento. Ma le stranezze non finiscono qua. Dell’intera vicenda, Il fatto più inquietante è la misteriosa rimozione di tutti i contenuti del profilo Facebook del Rizzotti. E chi è penetrato nel profilo, non è certo un ragazzino.
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Ps. Il 13 ottobre il “Corriere del Veneto” riportava la notizia che le prime risposte dell’autopsia eseguita sul corpo di Alberto Rizzotto, l’autista quarantenne del bus precipitato a Mestre, escluderebbero chiare evidenze di un malore occorso all’uomo mentre era alla guida. L’esame non avrebbe individuato problemi di qualche natura al cuore. Si tratta comunque di risultati parziali perché l’esame – del quale la Procura di Venezia ha incaricato i medici legali Guido Viel e Roberto Rondolini, dell’istituto di Padova – proseguono con ulteriori accertamenti, uno dei quali, importante al fine della relazione finale, è in programma la prossima settimana.
Non diranno la verità. Quanto meno non ora.
Basta solo pensare che sono entrati nel suo profilo FB per cancellare ogni traccia … basta questo per capire tutto !!! SVEGLIATEVIIIIIIIIIIIIIIIIIII