A Milano arriva la prova di democrazia “a sorteggio”, cioè la dittatura…
di Angelo Mandelli
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NON SI CAPISCE PERCHÈ L’UNIVERSITÀ STATALE DI MILANO ENTE PUBBLICO E PAGATO CON I SOLDI DEI CONTRIBUENTI, SI PRESTI A CERTE MANOVRE
Come riporta un volantino a Milano, in Università Statale, si svolgerà il primo esperimento di “democrazia a sorteggio”.
I giornali hanno definito così l’evento: “ … presso l’Università degli Studi di Milano La Statale, si terrà il primo esperimento italiano di Assemblea civica sulla genitorialità. Uno strumento democratico (?!) innovativo utilizzato da qualche anno in molti Paesi del mondo e che riunisce un campione rappresentativo (?!) di ogni fascia della popolazione (per età, formazione, Regione di provenienza). I partecipanti prima vengono informati da esperti, poi chiamati a discutere su un tema di rilevanza collettiva per poi deliberare proposte e raccomandazioni da porre all’attenzione delle Istituzioni“.
È evidente che questa non è democrazia, ma la distruzione della democrazia stessa. Non solo perchè il “campione rappresentativo” è tale solo per chi sceglie questo campione. Ma anche perché la democrazia (quella vera) appartine al popolo e non ad un “campione” dello stesso. Inoltre la democrazia sta nel pluralismo, cioè nel fatto che vengono prodotti partiti e associazioni diverse. E non sta in un calderone unico. Questa finta “democrazia” è quella che esiste nei regimi a partito unico (come Cuba o Cina) e sarà sempre solo una finzione.
Non per nulla questo “esperimento” si fa a Milano, città da anni dominata dalle sinistre, che da sempre hanno in odio la democrazia (quella vera).
E si fa su temi eticamente sensibili. In questo caso la “genitorialità”, cioè sul fatto se possano esistere figli di due papà e due mamme. Cosa assurda e già condannata dalla pubbica opinione. Ma può darsi che l’assemblea “sorteggiata” dica il contrario.
In queste assemblee teleguidate, assisteremo non alle voci “libere”, ma alla sfilata di quelli che ripeteranno come pappagalli la pseudo verità che qualcuno vuole sentirsi dire. Con in più l’ipocrisia di farsi passare come “voce super partes”, perchè i membri della assemblea sono stati sorteggiati fra varie categorie di persone e fatti passare come la casta privilegiata che rappresenta tutti.
Non si capisce nemmeno perchè l’Università Statale, ente pubblico e pagato con i soldi dei contribuenti, si presti a queste manovre.
Emblematico che questo esperimento venga portato avanti dalla associazione Luca Coscioni. Coloro che vogliono distruggere sistematicamente i principi morali, ritenuti “inutile zavorra” che ostacola il progresso umano, cercano di eliminare anche l’ultimo tassello rimasto: quello della democrazia.
Gli organizzatori dell’evento affermano deliranti che “ogni tema divisivo si trasforma in rissa politica e mediatica tra contrapposte fazioni “. Certo una bella dittatura elimina le “risse mediatiche” e si sta tutti più tanquilli…
La cosa è molto preoccupante. Adesso cercano di abolire pure la democrazia. Troppo scomoda per il loro obbiettivo di egemonizzare la società con le loro idee
Demoplutocraziacomunista