Prepariamoci a scegliere chi sarà il sacerdote che vorremo ascoltare la domenica a Messa

Prepariamoci a scegliere chi sarà il sacerdote che vorremo ascoltare la domenica a Messa

di Gian Piero Bonfanti

A COSA ANDRANNO INCONTRO I CATTOLICI NEL PROSSIMO FUTURO?

Rispondere ad una domanda diretta non è mai facile, a maggior ragione se ci sono molte variabili che concorrono a definire ciò che sta accadendo nel presente. Allora cerchiamo di analizzare cosa sta avvenendo, e sulla base di questo proviamo a darci qualche risposta. Non tutte ma qualcuna, giusto per capire bene o male cosa ci aspetterà nel prossimo futuro.

Oggi nella Chiesa cattolica stiamo vivendo un periodo di grande divisione. Abbiamo coloro che ricercano la tradizione e coloro che la vogliono “riformare” stravolgendola. Ci sono quelli che, attenendosi alla dottrina ed al Magistero, reclamano regole precise, come lo sono sempre state in duemila anni, e chi invece ritiene che oggi il mondo cattolico debba conformarsi alla modernità del “liberi tutti” e del perdono di Dio facile. C’è quindi chi giustifica tutto e tutti e chi invece ritiene che questo perdono vada guadagnato mediante un percorso di redenzione ed una vita condotta in “grazia di Dio”.

C’è chi ritiene che i temi trattati dalla nostra Chiesa debbano essere quelli che riguardano l’aspetto spirituale delle anime e chi invece sostiene che una vera Chiesa debba rinnovarsi ed essere al passo coi tempi, conformandosi alle logiche del mondo. E così l’ambientalismo, l’immigrazione, i diritti civili e tanto altro oggi appartengono ad una parte della Chiesa cattolica e sostituiscono ciò che è sempre stato proclamato da venti secoli.

È inutile nasconderci, sotto lo stesso tetto vi sono due Chiese ben distinte, e coloro che si illudono di trovare persone che la pensano allo stesso modo la domenica mattina a Messa in realtà stanno semplicemente ritardando di vedere cosa realmente sta accadendo al nostro interno. Siamo ad ottobre e presto gli effetti del Sinodo tedesco non mancheranno di farsi sentire. A questo punto cosa accadrà a noi cattolici?

Continueremo ad illuderci che qualche vescovo possa fare la differenza denunciando qualcosa che contraddice la dottrina cattolica? Continueremo ad incolpare qualcuno che promuove qualcosa che pensiamo non debba appartenere alla nostra Chiesa? Oppure ci piegheremo totalmente alle logiche di questa Chiesa “riformata” e torneremo tutti a pensarla in modo uguale?

In realtà sappiamo che la nostra fede non deve essere interpretata a nostro uso e consumo, dovremmo quindi teoricamente pensare ad una Chiesa molto meno immersa nelle tematiche mondane e molto più rivolta all’ aspetto spirituale. Solo così si potrebbe reindirizzare la Chiesa verso una unione che de facto oggi non esiste più. Purtroppo però i presupposti non sono i migliori e ci troveremo quindi inevitabilmente a vivere un periodo di grande divisione.

Prepariamoci a scegliere chi sarà il sacerdote che vorremo ascoltare la domenica mattina, quale chiesa vorremo frequentare e con quali parrocchiani condividere le nostre vite.

 

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Il modernismo sarà la rovina della chiesa cattolica..