L’intelligenza artificiale generativa e i suoi rischi

L’intelligenza artificiale generativa e i suoi rischi

di Gian Piero Bonfanti

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE CI PROIETTERÀ NEL MONDO DEL NULLA

Continua a crescere smisuratamente un pericolo per le future generazioni mentre, come al solito, siamo portati a credere che ciò che ci viene raccontato sia una favoletta, una storia di poco conto, qualcosa che non potrà mai attuarsi.

Come di consueto, tendiamo a sottovalutare tutto ciò che per noi è inimmaginabile e rifiutiamo a priori ogni tipo di cautela, perché riconoscere un pericolo per ora “non ancora ufficializzato” ci farebbe classificare nella solita schiera dei complottisti.

Eppure è sotto gli occhi di tutti: ci riferiamo al pericolo derivante dall’uso dei telefonini, ossia a quel nuovo fenomeno chiamato “nomofobia” ( “NO Mobile Phone PhoBIA”).

Si tratta di una vera e propria ossessione, provocata dalla paura di rimanere “sconnessi”, lontani dal proprio smartphone.
È un fenomeno che è in aumento in maniera impressionante tra i giovani, ed è un tema trattato nei suoi convegni dall’ avv. Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la vita nonché Direttore del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio permanente sulle famiglie della Regione siciliana.

Come quest’ultimo afferma, “Quello della dipendenza da smartphone e strumenti tecnologici collegati a Internet sta diventando sempre più una vera e propria emergenza sociale i cui riflessi stanno incidendo in maniera preoccupante soprattutto sulle relazioni all’interno del nucleo familiare. È fondamentale conoscere la reale portata del fenomeno, le possibili cause che ne sono all’origine, le conseguenze soprattutto nelle nuove generazioni, ed i possibili rimedi. La questione è molto seria e riveste aspetti sociali, culturali, politici, educativi, filosofici ed etici”.

Un tema come al solito scottante quello affrontato dall’avv. Amato, ma che tuttavia è ancora poco conosciuto ma soprattutto sottovalutato.

È di questi giorni la notizia che il gruppo Meta ha dichiarato che apporterà delle modifiche a WhatsApp (e quindi di conseguenza anche su Facebook, Messenger e Instagram): verrà utilizzata l’intelligenza artificiale generativa per predisporre delle funzioni, a loro dire, accattivanti.

Meta offrirà tre nuovi servizi: gli Adesivi IA, le Chat IA e la Generazione di immagini fotorealistiche.

Per “intelligenza artificiale generativa” si intende quel tipo di intelligenza artificiale in grado di generare immagini, testi, musica e video, e tanto altro.

Quindi, a seconda delle richieste e delle informazioni inserite, il sistema sarà in grado di creare adesivi personalizzati che consentiranno all’utente di esprimere al meglio i propri pensieri e sentimenti. Si potrà ad esempio “chattare” con personaggi virtuali e creare immagini tratte da soggetti realistici.

In sintesi, si potrà interagire col nulla, in modo da proiettare i nostri giovani ancora di più in una realtà inesistente e generata da uno strumento pilotato dall’intelligenza artificiale.

Così, mentre continueremo a pensare che queste novità siano innocue o non attuabili, ci troveremo ben presto a cercare di risolvere un ennesimo problema che cascherà sulla testa delle future generazioni.

In questa società liquida c’è sempre meno gente che pensa alla concretezza e molta di più che apprezza la dissolutezza.

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