Dopo la grande purificazione il sospirato Regno di Dio
di Padre Giuseppe Tagliareni
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CHI AMA IL POTERE LOTTA PER AVERLO E SI CREA NEMICI
Il regno d’Israele con capitale Samaria, finì nel 721 a. C. per opera degli Assiri. Il profeta Michea riporta il giudizio divino: ciò avviene per i loro peccati d’idolatria e d’ingiustizia. I capi avidi di case e di campi, tramano il male e lo compiono, spogliando vedove e orfani dei loro beni. Essi rifiutano i giudizi di Dio; vogliono profeti che parlino dei piaceri del vino. Saranno deportati e non avranno parte all’eredità promessa ai padri.
Dio raccoglierà il “resto d’Israele” (2,12) è darà loro un capo: “Marcerà il loro re innanzi a loro e il Signore sarà alla loro testa” (v. 13). Anche Giuda fa gli stessi peccati: “i suoi capi giudicano in vista dei regali, i suoi sacerdoti insegnano per lucro, i suoi profeti danno oracoli per denaro” (3,11). Michea predice anche la nascita del Messia a Betlemme e il banchetto escatologico della fine dei giorni.
Dio ha grandi disegni; anche la Chiesa, nuovo popolo di Dio, subirà quella sorte per i peccati di apostasia, idolatria, simonia, corruzione. Ci sarà un resto santo e dopo la grande purificazione, il sospirato Regno di Dio. Chi ama il potere, lotta per averlo e si crea nemici.
Gesù al contrario, si affatica a dare ai cuori la vera conoscenza di Dio e a cercare la sua giustizia. Egli non contesta i grandi e non disprezza i piccoli: a tutti insegna la via di Dio. I Farisei lo vedono come nemico, perché fa vacillare il loro potere. E decidono di sopprimerlo, perché va contro Mosè. Così è dei Santi.