Apparizioni e profezie anche oggi interpellano i cristiani
di Padre Giuseppe Tagliareni
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IL CASTIGO DI DIO SARÀ INESORABILE
Isaia vide la gloria di Dio tre volte Santo e venne consacrato Suo portavoce. Dio lo avvertì che avrebbe trovato durezza di cuore e cecità: è la sorte di ogni profeta.
A castigo e correzione del popolo eletto ci sarebbero state guerre e distruzioni; solo un “piccolo resto” sarebbe rimasto fedele e come un “ceppo santo” avrebbe dato germogli e discendenza.
Acaz re di Giuda venne assalito dal re di Damasco e quello di Israele coalizzati per spodestarlo. Tutta Gerusalemme fu percorsa da un tremito di paura. Isaia venne a confortare Acaz e gli predisse una nascita speciale di un bambino che sarà chiamato “Emmanuele” (Dio con noi), segno sicuro della Sua benevolenza e protezione.
I disegni dei nemici non si realizzeranno. “Ma se non crederete, non resterete saldi”. Acaz dubitò e cercò alleanze nell’Assiria, regno in grande espansione.
L’incredulità sarà la rovina; ma col “piccolo resto” Dio porterà avanti il Suo disegno di salvezza.
Gesù rimproverò le città che, nonostante la sua predicazione e i suoi miracoli, non si erano convertite.
Per castigo saranno trattate peggio di Sodoma e Gomorra. Apparizioni e profezie anche oggi interpellano i cristiani.
C’è chi si converte; ma le masse?
Il castigo sarà inesorabile. Solo un “piccolo resto” rimarrà fedele: quelli che appartengono a Maria.