La Cancel Culture (su mamma e papà) delle Università popolari
di Antonella Paniccia
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DIRE MAMMA E PAPÀ È UNA SQUALLIDA PROVOCAZIONE?
Ieri, nel mondo alla rovescia, è accaduto anche questo. Una semplice domanda posta su una locandina (“Si potrà ancora dire MAMMA E PAPÀ?”) è stata sufficiente per scatenare l’ira cieca e furibonda dei “negazionisti” della più elementare verità: che i bambini nascono tutti – ma proprio tutti – dall’ ovulo di una mamma e dallo sperma del papà che feconda quell’ ovulo.
Chiaro come la luce del sole. Scientifico e lapalissiano…si potrebbe pure ironizzare dicendo: ma lo sanno anche i bambini!
Forse taluni obietteranno che la provocazione è stata quella di pubblicizzare un convegno ove ci si chiede se si potrà ancora dire MAMMA E PAPÀ. Eh già! Perché nelle Università Popolari, dove quotidianamente si inseriscono notizie di seminari e convegni a gogò, nelle Università che si vantano di fare cultura per tutti, si fa invece ostruzionismo e tabula rasa dei concetti antropologici naturali.
Così la Cancel Culture locale, senza peraltro essere preventivamente autorizzata dalle autorità preposte, sentenzia motu proprio: “Fatevi i vostri convegni dove volete. Noi facciamo cultura per tutti” … tranne che per voi…
Sarà superfluo citare Chesterton? Grande profeta: tutte le spade sono state sguainate ieri per non fare dire due innocenti parole. Due parole che però racchiudono la storia di tutti noi: MAMMA E PAPÀ.
Una verità bella, semplice ed inconfutabile. Chissà perché, poi, la verità fa sempre paura!