di Angelica La Rosa

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TRE ANNI FA VENIVA UCCISO DON MALGESINI. UN LIBRO PER RICORDARLO

Il 15 settembre del 2020 don Roberto Malgesini, 51 anni, veniva ucciso a Como, da una delle persone cui forniva aiuto.

La figura dell’eroico sacerdote, il suo instancabile sorriso, l’intensità dei suoi incontri con tutti, a cominciare dai più poveri, ci parlano ancora, ben oltre il passare del tempo, di una figura di uomo di Dio che sta diventando un punto di confronto per molti pastori e per tutti i credenti e gli operatori di carità.

Il libro “DON ROBERTO MALGESINI” (Edizioni San Paolo 2023, 188 pagine, euro 16) offre la testimonianza eccezionale di un ex carcerato detenuto a Como, che racconta numerosi episodi in cui don Roberto ha offerto ascolto, correzione, incoraggiamento e aiuto concreto alle persone più dimenticate e isolate. Si tratta di una vera e propria raccolta di “fioretti”, intensa, autentica, illuminante. Si tratta di un libro, scrive nell’introduzione l’aiuto cappellano don Alberto Erba, grazie al quale l’incontro con il tema del perdono può dare “una preziosa occasione per metterti in contatto con quel punto di debolezza che abita in ciascuno di noi e che tutti nascondiamo, agli altri, e forse prima ancora a noi stessi”.

Don Roberto Malgesini è raccontato da un uomo che grazie a lui ha ritrovato il senso del proprio cammino. Quest’uomo si chiama Zef Karaci, nato nel 1983 in Albania. A 17 anni Karaci è immigrato in Italia e si è stabilito nella bergamasca per circa 4 anni. Nel dicembre 2005 è stato arrestato a Bergamo e in seguito processato e condannato per importanti reati. Un anno e nove mesi dopo, è stato trasferito nel carcere di Como. Lì ha incontrato persone che lo hanno aiutato ad avvicinarsi alla fede e alla Chiesa e ha conosciuto don Roberto Malgesini, di cui è diventato amico. Ha da poco tempo terminato di scontare la sua pena, ma il suo è un cammino di conversione che per grazia, e con l’aiuto di don Roberto, non si ferma. Karaci è anche l’autore di “Don Roberto Malgesini. Vai e prendi loro per mano” (Cantagalli, 2022), dedicato soprattutto al racconto della propria conversione.