Ecuador, tra massoneria, droga e le profezie della Madonna di Quito

Ecuador, tra massoneria, droga e le profezie della Madonna di Quito

di Matteo Castagna

AD UCCIDERE IL CANDIDATO PRESIDENTE SONO STATI I LOS LOBOS

Il 9 agosto 2023 uno dei candidati alle elezioni presidenziali in Ecuador, il giornalista e attivista politico Fernando Villavicencio, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco. L’uomo, 59enne, secondo quanto riportato dalla stampa locale, è stato raggiunto da numerosi colpi mentre stava uscendo da una scuola della capitale Quito nella quale aveva appena partecipato a una riunione politica.

Le autorità della nazione sudamericana hanno decretato lo stato d’emergenza, per un periodo di sessanta giorni. Il che comporta il dispiegamento sul territorio delle forze armate. Il presidente uscente Guillermo Lasso ha convocato una riunione d’urgenza e, poi, ha detto che questo grave attentato non resterà impunito.

Sindacalista in gioventù, Fernando Villavicencio, fu consulente della federazione dei lavoratori della compagnia petrolifera statale ecuadoriana, ma venne licenziato per la sua affinità con la sinistra. Fu consulente dell’ex deputato del movimento indigeno Pachakutik, Cléver Jiménez, fino al 2017. Con quest’ultimo venne condannato a un anno e mezzo di carcere, per calunnia nei confronti del Presidente Rafael Correa. Fuggì negli Stati Uniti e al suo ritorno in Ecuador, una volta prescritta la pena, denunciò nuovamente Correa per presunte irregolarità nei contratti petroliferi con la Cina, accusandolo inoltre, insieme al suo governo, di corruzione.

Sin qui, le cronache dei media occidentali. Il notiziario della massoneria in Ecuador, “massonerianoticias.com” ha espresso immediatamente il suo cordoglio per la morte del fratello massone Fernando Villaviciencio.

Continua così il suo necrologio del notiziario della Massoneria: “Al di là del suo impegno politico, Villavicencio ha lasciato un segno notevole nella massoneria ecuadoriana. Iniziato nella Gran Loggia Equator dell’Ecuador, avanzò nel suo cammino verso la saggezza e la fraternità, diventando un membro illustre della Loggia Lautaro”.

Prosegue ancora: “Durante il suo esilio nella giungla ecuadoriana, la Loggia Lautaro della Gran Loggia sudamericana dell’Ecuador gli ha reso un omaggio speciale, riconoscendo la sua dedizione e perseveranza nel promuovere i principi massonici nella sua vita e nella società. […] Anche la figlia, Amanda Villaviciencio faceva parte della Massoneria, essendo un membro della Luminous Spike Lodge No. 2. […] “La Massoneria ecuadoriana si rammarica profondamente della perdita di Fernando Villavicencio e riconosce il suo prezioso contributo sia nella sfera politica che nel suo impegno per i principi massonici”. I funerali si sono svolti venerdì scorso in chiesa.

Fernando Villavicencio non sarebbe diventato presidente dell’Ecuador, alle elezioni previste per il 20 Agosto. Secondo i sondaggi aveva solo il 10%, ma la sua forte campagna contro i cartelli della droga aveva attirato minacce da parte del cartello messicano di Sinaloa. Per “Human Rights Watch”, in Ecuador è in atto una guerra tra bande. La polizia ecuadoriana ha annunciato di aver fermato sei cittadini colombiani, che si nascondevano in una abitazione a Quito, per un loro possibile coinvolgimento nell’omicidio. Villavicencio aveva detto chiaramente chi lo aveva minacciato: “Fito”, il capo della banda Los Choneros – così chiamata perché originaria della cittadina di Chone, nella provincia costiera di Manabí – legata, come lui stesso aveva denunciato, al Cartello de Sinaloa. La violenza degli ultimi mesi in Ecuador potrebbe essere il risultato della guerra tra due grandi bande, Los Choneros e Los Lobos, “in alleanza con narcotrafficanti colombiani, messicani e albanesi” per il controllo del territorio.

A Quito la Santa Vergine Maria viene venerata soprattutto per l’apparizione a Madre Mariana de Jesus Torres (1563-1635), la notte del 2 Febbraio del 1594. La Madonna disse, infatti: “Nel secolo XIX, verrà un Presidente veramente cristiano, un uomo di carattere, al quale il Signore concederà la palma del martirio, sulla piazza antistante a questo mio Convento. Egli consacrerà la Repubblica al divino Cuore del mio amatissimo Figlio e questa consacrazione sosterrà la religione cattolica negli anni successivi, che saranno funesti per la Chiesa”. Parlava di Gabriel García Moreno, ucciso il 6 Agosto del 1875 dalla massoneria, proprio a Quito, in piazza de la Independencia”.

La Madonna del Buon Successo affermò in un’altra apparizione: “Si diffonderanno varie eresie e, sotto il loro potere, la luce preziosa della fede si spegnerà nelle anime, per opera della quasi totale corruzione dei costumi. In quel tempo, vi saranno grandi calamità fisiche e morali, pubbliche e private. Le poche anime rimaste fedeli alla grazia soffriranno un martirio tanto crudele e indicibile quanto prolungato; molte di esse scenderanno nella tomba per la violenza delle loro sofferenze e verranno considerate come Martiri sacrificatisi per la Chiesa”. La Madonna del Buon Successo parlò soprattutto del dilagare del male e della corruzione, delle minacce alla Chiesa: “Satana regnerà quasi completamente, attraverso delle sette massoniche.”

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