La debolezza del protestantesimo
A cura della redazione di Rassegna Stampa
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IL CATTOLICESIMO PARAGONATO ALLE INCERTE E VAGHE TEORIE LUTERANE
Se al Protestantesimo, considerato allo stato attuale o nelle varie fasi della sua storia, rivolgiamo una prima occhiata, cogliamo subito l’enorme difficoltà di trovare in esso qualche cosa di costante che possa indicarne il principio costitutivo.
Giacché, incerto nelle sue credenze, le modifica continuamente in mille maniere; vago nei suoi scopi e mutevole nei suoi desideri, prova tutte le forme e tenta tutte le vie; e senza mai giungere ad un assetto ben determinato segue sempre con passo incerto nuovi sentieri, non facendo altro che aggirarsi in labirinti sempre più intricati.
Prova di ciò la pedissequa sottomissione alle ideologie che hanno infestato l’Europa, che ha visto le chiese luterane compromettersi col nazionalsocialismo, chinare la testa nei regimi comunisti e sottomettersi oggi alle “mode” imposte dal nuovo totalitarismo gender, omosessualista, politicamente corretto e femminista.
Il saggio di Giacomo Balmes compara il protestantesimo col cattolicesimo nella sua relazione con la civiltà europea indagando fin dalle sue origini la genesi dell’attuale crisi che sta portando alla dissoluzione o alla completa irrilevanza, almeno in Europa, delle chiese protestanti. Irrilevanza che riguarda la stessa Chiesa cattolica, la quale sembra oggi voler percorrere gli stessi sentieri imboccati a suo tempo da Lutero e gli altri eresiarchi. Qui alcuni motivi per un ripensamento, che riporti il cattolicesimo sulla sicura via della tradizione dottrinale e pastorale.
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