HUMAN LIFE: Una luce di verità alla GMG di Lisbona

HUMAN LIFE: Una luce di verità alla GMG di Lisbona

di Paolo Gulisano  

GRAZIE A DIO NEL PROGRAMMA DELLA GMG È RIUSCITO PROVVIDENZIALMENTE AD ENTRARE QUALCOSA DI CRISTIANO…

Le giornate Mondiali della Gioventù furono pensate e volute da san Giovanni Paolo II, e sicuramente furono uno degli elementi più caratterizzanti il suo pontificato. Si ponevano l’obiettivo di evangelizzare i giovani, di portarli a Cristo, di proporre loro un cammino di vita cristiana. Oggi purtroppo questa missione e questo compito non sono più chiaramente esplicitati nemmeno dagli organizzatori.

Il vescovo ausiliario di Lisbona e prossimo cardinale che ha avuto l’incarico di organizzare la tappa portoghese del grande evento ecclesiale iniziato 40 anni fa, ha infatti dichiarato che lo scopo della kermesse di Lisbona non è quello di “convertire i giovani a Cristo”. Verrebbe da chiedersi allora che senso abbia convocare giovani provenienti da comunità cristiane dei cinque continenti: per sentire parlare di argomenti come il Global Warming di cui parla già abbondantemente la cultura mainstream? Oppure dei diritti delle persone LGBT+? Oppure altre amenità da Tiktok?

Grazie a Dio, nel programma della GMG è riuscito provvidenzialmente ad entrare qualcosa di cristiano, e i giovani partecipanti riusciranno a portare a casa una straordinaria testimonianza. Si tratta del film Human Life, produzione italo-brasiliana dei registi Gustavo Brinholi e Luiz Henrique Marques che è stata selezionata per la programmazione ufficiale della Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona. Il film sarà proiettato il 2 agosto alle ore 20 al Cinema S. Jorge Avenida da Liberdade 175 Lisbona.

Il film indipendente ha avuto la sua prima a Washington nel gennaio 2020 e ha avuto una “pausa obbligata” a causa della crisi mondiale nella distribuzione cinematografica durante quello stesso anno.

La forza cinematografica di Human Life non è stata scalfitta dal Covid e il film fu proiettato nei cinema di Spagna e Brasile , paese in cui per mesi mantenne il primato dei film più visto nella piattaforma BP Select, canale streaming che conta oltre 500.000 abbonati.

Human Life è stato visto da centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo, un numero significativo che vedrà un incremento in seguito alla proiezione durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona.

Più di 300.000 giovani sono già iscritti all’evento e anche la stella del cinema religioso Johnathan Roumie (il Gesù della bella serie Chosen) sarà presente all’evento, non solo per ragioni di fede.

Human Life è un docufilm che illustra la vera bellezza e l’importanza del dono della vita, anche in mezzo a sofferenze e difficoltà. Esplora le storie di un pittore tetraplegico, del fondatore di una casa per bambini abbandonati e disabili, di un surfista che ha perso le mani in un incidente, di un’ex medaglia olimpica che ha fatto la volontaria in un centro di sostegno per donne incinte, della madre di un bambino con la sindrome di Down, di un sopravvissuto all’olocausto e di molti altri.

Con splendide riprese in Italia, Brasile, Germania e Stati Uniti, una colonna sonora composta ed eseguita dal regista Gustavo Brinholi, brasilano che da anni si è trasferito in Sud Tirolo, a Bolzano, e la fotografia del regista Luiz Marques, questo film promette di essere una potente testimonianza della vita in tutte le sue fasi e sfide.

Questo film è nato da un’amicizia e da un comune impegno per la vita: Brinholi e Marques si incontrarono nel marzo 2017, nel quartiere di Santa Teresa, a Rio de Janeiro. L’incontro avvenne a motivo di un lavoro cinematografico a cui entrambi partecipavano, Brinholi come musicista e Marques come direttore della fotografia. Un nuovo incontro tra i due avvenne poi a Roma, nell’ottobre dello stesso anno, quando Gustavo Brinholi venne invitato ad accompagnare il Congresso Humanae Vitae – 50 anni dopo, per realizzare interviste con alcuni partecipanti al fine di creare un video pubblicitario per la Marcia per la Vita 2018. Gustavo non esitò a chiamare Luiz Henrique Marques per svolgere il lavoro insieme a lui.

Gustavo non apparteneva a nessuna associazione “Pro Life” e tutto quel mondo gli era piuttosto sconosciuto, ma accettò il lavoro. Poi, due mesi prima del Convegno sull’Humanae Vitae, la gravidanza che sua moglie aveva iniziato da poco, una gravidanza gemellare, ebbe una evoluzione negativa.  Lui e sua moglie vissero quell’aborto spontaneo in un modo che li rese più vicini l’uno all’altro e più saldi nella Fede. “In quei giorni, la speranza ci ha avvicinato: piangemmo insieme, pregammo insieme. La Natura fece il suo percorso e diversamente delle nostre aspettative i nostri primi figli andarono in cielo ancora prima di darci le manine”. Così ebbe modo di dichiarare. Da quel momento Gustavo Brinholi è diventato un vero cantore delle sacralità della vita, e portò questa passione nel suo modo di lavorare. Nacque così il documentario sull’Humanae Vitae, ma soprattutto il docufilm Human Life, un vero e proprio inno alla vita.

Il Film è anche una testimonianza di cambiamento di vita, al fine di diffondere la Bellezza e la Verità nel mondo.

È un film indipendente, fatto con il contributo indispensabile della Provvidenza. Un film che certamente toccherà il cuore dei giovani della GMG, e che  andrebbe ampiamente diffuso, e ci si augura che le case cinematografiche italiane possano aprire gli occhi e la strada a giovani registi e pellicole che seguono la vocazione filmica italiana della bellezza, come Human Life.

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Grazie a Dio!!