L’ideologia green, che supera il limite, ci porta ad una realtà distopica
di Gian Piero Bonfanti
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L’IDEOLOGIA GREEN PIEGHERÀ IL NOSTRO PAESE A POLITICHE SCELLERATE?
Quando l’ideologia supera qualsiasi limite della ragionevolezza ci si ritrova in una realtà distopica. Così è accaduto negli ultimi anni, a partire dall’ideologia gender, poi con la pandemia da COVID-19 ed ora siamo quasi pronti per vivere appieno la follia dell’ambientalismo, il nuovo mantra che sta occupando tutti i giornali, tutte le trasmissioni ed i social negli ultimi mesi.
Non passa giorno che non si venga bombardati da notizie inquietanti nelle quali viene narrato che l’uomo, brutto e cattivo, è la causa della distruzione del mondo. Una campagna talmente ossessionante che anche chi non ne condivide i contenuti ne è comunque condizionato, in quanto parlare di green oggi vuole dire parlare di tutto (o, dal nostro punto di vista, di niente).
Politiche ambientaliste trovano applicazione in tutti gli aspetti della nostra esistenza, sia che si parli di vetture elettriche che di ristrutturazioni condominiali, ma ultimamente l’ossessione si è spinta anche nel settore alimentare. Oggi nascono dei gruppi che addirittura si prefiggono di “promuovere un’azione collettiva per le persone e la natura”, e lo fanno addirittura identificandosi con un logo, un simbolo di riconoscimento.
Ora è arrivato il bollino con la rana sui generi alimentari, il simbolo della Rainforest Alliance, una “organizzazione non governativa con lo scopo di lavorare per conservare la biodiversità e garantire condizioni di vita sostenibili, trasformando le pratiche di uso del suolo, pratiche commerciali e comportamento dei consumatori”.
Una vera e propria squadra finanziata anche dalla Bill & Melinda Gates Foundation e promossa dal WWF, i quali “hanno valutato i label più importanti in base a categorie quali rispetto dell’ambiente, compatibilità sociale, benessere degli animali e credibilità.”
Come sempre, chi si permette di muovere qualche dubbio in merito a tutta questa melassa viene qualificato complottista. Oggi c’è chi si può permettere di parlare male impunemente della religione cattolica ma guai a dubitare del mantra green!
È addirittura pronta la proposta di legge per punire coloro che si permettono di dissentire. Infatti Angelo Bonelli, co-portavoce dei Verdi e deputato di Avs, ha proposto il «reato di negazionismo climatico», contro quindi tutti coloro che vengono considerati pericolosi perché mettono in dubbio l’ideologia ambientalista. Ed eccoci quindi che siamo passati da una presenza ossessionante di “viro-star” ad un’altra inquietante, quella delle “clima-star”. Speriamo solo che il nostro Paese non si pieghi allo stesso modo seguendo altre scellerate direttive dannose per tutti noi.
Ragazzi, STALIN, verde o no, ha fatto il suo tempo.
Verdittature non ne vogliamo.