Il veleno kantiano
A cura della Redazione di Rassegna Stampa
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UNA DOVEROSA CRITICA ALL’ENNESIMO CATTIVO MAESTRO
Tra le “nuove filosofie” e i filosofi materia di studio nelle odierne università, e anche nella scuola superiore, spopola Immanuel Kant. La scuola “laica” – e ideologica – di Stato infatti è ormai diventata un luogo ove in nome di una malintesa laicità si coltiva l’ateismo e si tende a sottovalutare, ignorare o denigrare tutto ciò che appartiene alla cultura cristiana assumendo come dogma un pensiero prettamente laicista.
Padre Guido Mattiussi, gesuita, collaborò dal 1898 con la rivista La Scuola cattolica, ingaggiando una battaglia serrata contro il modernismo, che condusse – a partire dal 1907 – anche nelle colonne della rivista senese Armonia della fede.
Nello stesso anno pubblicò Il veleno kantiano. Nuova e antica critica della ragione (Monza 1907), in cui sostenne l’incongruenza e la contraddittorietà del pensiero di I. Kant e, in particolare, della Critica della ragion pura.
Il libro del M., molto apprezzato negli ambienti cattolici, fu una sorta di manifesto della sua personale battaglia contro la filosofia moderna, colpevole di essersi allontanata dalla retta via del pensiero tomistico e di avere scavato un abisso tra l’umanità e Dio col rovesciamento della triade: essere, vero, bene in bene, vero, essere.
Chi per passione o necessità si è trovato a doversi confrontare con Kant troverà in questo libro una interessante e doverosa “altra campana” con la quale confrontarsi, così da collocare nella sua giusta prospettiva l’ennesimo cattivo maestro dei nostri tempi
Qui è possibile leggere e scaricare il libro