Le assurdità di un prossimo cardinale: “Non vogliamo convertire i giovani a Cristo”
di Angelica La Rosa
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IL VESCOVO AMÉRICO AGUIAR DIMENTICA IL VERO VALORE DELLE GMG, DEGLI INSEGNAMENTI DI CRISTO E DI SAN GIOVANNI PAOLO II
Il responsabile della Giornata mondiale della gioventù (GMG) Lisbona 2023 (che si terrà nella città portoghese dall’1 al 6 agosto) sarà creato cardinale dal Papa Francesco a settembre.
Ma il futuro porporato portoghese certo non brilla per il desiderio di avvicinare i giovani a Nostro Signore Gesù Cristo.
Mons. Aguiar, vescovo ausiliare di Lisbona, intervistato da RTP Notícias, tre giorni prima che papa Francesco annunciasse la creazione di 21 nuovi cardinali, tra i quali c’è lui, ha detto: “Non vogliamo convertire i giovani a Cristo o alla Chiesa cattolica o qualcosa del genere”.
Il vescovo Aguiar ha inoltre aggiunto che, a suo avviso, l’intento della Giornata Mondiale della Gioventù è quello di far camminare insieme i giovani, rispettando la loro diversità. E per questo il cardinale ha spiegato: “Vogliamo che sia normale per un giovane cristiano cattolico dire e testimoniare chi è ma anche per un giovane musulmano, ebreo o di altra religione, non dovrebbero esserci problemi a dire chi è e testimoniarlo. Così anche per un giovane che non ha una religione. Deve sentirsi accolto e non deve sentirsi strano perché la pensa in modo diverso”.
Il presule, non contento, ha sottolineato che è importante “che tutti comprendiamo che le differenze sono una ricchezza e il mondo sarà oggettivamente migliore se sapremo mettere nel cuore di tutti i giovani questa certezza”.
Con buona pace delle parole del Signore che invitano a predicare in tutto il mondo il suo Vangelo e con buona pace delle Giornate Mondiali della Gioventù che sono state istituite da Papa Giovanni Paolo II nel 1985 per i giovani di tutto il mondo con la finalità di incontrare personalmente Cristo e scegliere di donarsi totalmente al suo servizio nel sacerdozio, nella vita consacrata, nella vocazione matrimoniale.
Il 19 agosto 2000, alla GMG di Roma nell’anno del Grande Giubileo, lo stesso Papa Giovanni Paolo II aveva chiamato i giovani “sentinelle del mattino” e aveva ricordato loro che “dicendo ‘sì’ a Cristo, si dice ‘sì’ a tutti gli ideali più nobili” pregando “affinché Cristo regni nei cuori dei giovani, e in tutta l’umanità, nel nuovo secolo e nel nuovo millennio. Non abbiate paura di affidarvi a lui! Lui vi guiderà, vi darà la forza di seguirlo ogni giorno e in ogni situazione”.
“Non vogliamo convertire i giovani a Cristo o alla Chiesa cattolica o qualcosa del genere”.
Parola di Cardinale…o qualcosa del genere.
Tobia
Ma dove siamo finiti???
Torniamo al ’68: sesso,droga e rock’n’roll.
Tutto fa brodo ……auguri!