Sparano e riprendono la prof per deriderla ma vengono promossi con 9 in condotta!
a cura di Angelica La Rosa
–
IL MINISTRO VALDITARA CHIEDE SPIEGAZIONI: “È DISEDUCATIVO IL 9 IN CONDOTTA AGLI STUDENTI CHE AGGREDIRONO LA PROFESSORESSA”
Sono stati promossi i due studenti responsabili di aver sparato in classe (riprendendola in un video con la finalità di deriderla sui social) contro una loro professoressa, Maria Cristina Finatti, insegnante di scienze, colpita al volto da alcuni pallini di gomma sparati con una pistola ad aria compressa, durante una lezione all’Its “Viola Marchesini” di Rovigo. Ad agire erano stati in cinque ma tre di loro avevano avuto un ruolo marginale.
Per i due ragazzi erano scattati cinque giorni di sospensione dalle lezioni. Due, invece, erano stati i giorni di sospensione per il proprietario della pistola, che l’aveva portata a scuola e poi nascosta. Poco tempo dopo, tuttavia, la Finatti aveva lamentato di aver ricevuto «nessuna solidarietà dai colleghi» mentre quella degli alunni «somigliava a condoglianze». L’insegnante si era rivolta alla direzione scolastica chiedendo provvedimenti adeguati che, non essendo giunti, l’avevano spinta a gennaio a presentare una denuncia.
“Rispetto l’autonomia di ogni scuola, tuttavia la scelta di dare 9 in condotta a chi ha aggredito una professoressa mi lascia sorpreso, anche per il messaggio diseducativo che ne può derivare”. Così ha scritto su Twitter il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a proposito di uno degli studenti che a gennaio in classe aveva sparato dei pallini in faccia alla professoressa, a Rovigo, e che poi è stato promosso con la media dell’8 e il 9 in condotta. Per questo, la docente ha lamentato la mancanza di sanzioni annunciando che si sarebbe rivolta al ministro. “La scuola è presidio imprescindibile di educazione al rispetto. Ho chiesto una relazione dettagliata sulle motivazioni che hanno condotto a questa decisione”, ha aggiunto Valditara.
Ad attendere elementi per rivolgersi allo stesso ministro sono i legali della docente, gli avvocati Tosca Sambinello e Nicola Rubiero che hanno riferito la delusione della professoressa Finatti, 61 anni, che si aspettava che gli studenti fossero bocciati. Una vicenda che sembra andare in direzione contraria a quella del liceo scientifico Alessandrini di Abbiategrasso, il cui Consiglio d’istituto aveva votato all’unanimità ieri per l’esclusione dallo scrutinio e per l’espulsione dello studente sedicenne che lo scorso 29 maggio ha ferito a coltellate la sua insegnante di italiano.