di Stefano Adrianopoli

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SOTTO AL GENDER SI NASCONDE LA SOLITA ERESIA GNOSTICA

Il livello del Popolo del Pride è il seguente. Hanno scritto un documento (Queeresistenza) in cui chiedono esplicitamente utero in affitto e potenziali orge semistabili composte indifferentemente da trans, etero, bi, omo che pretendono di adottare bambini (queer family). Però, se glielo dici, fanno gli offesi e dicono che sei un fascista ignorante omofobo. Praticamente, non hanno il coraggio neanche di dire a chiare lettere cosa vogliono però ti buttano continuamente fango addosso pur di ottenere furtivamente quelle cose che dicono e non dicono.

Sappiamo che la persona umana è un tutto di anima-corpo. I nostri corpi risorgeranno dopo il Giudizio Universale, e vivranno in eterno trasfigurati se salvi, o stravolti in peggio se dannati. Io non sono solo la mia anima, la mia mente, la mia coscienza, la mia interiorità: io sono anche il mio corpo. Non mi do nell’esistenza senza il mio corpo. Dire, come fanno gli ideologi gender, che sono nato in un corpo sbagliato, per giustificare transizioni di sesso (genere) o modalità variegate di Self-ID (non solo burocratiche, ma anche comunicative, ad esempio mi faccio chiamare col nome di donna anche se sono uomo), non ha nessun senso per il cristianesimo. Sarebbe, più o meno come dire, all’inverso, il mio corpo di uomo è esatto, ma il mio carattere eccessivamente sensibile, emotivo, sognatore, non mi appartiene, andrebbe rifiutato, se possibile modificato.

Questa seconda modalità di sfasamento non avviene per alcuni motivi. I più spontanei sono quelli che l’interiorità non si vede (quindi non possiamo determinare con certezza di che sesso-genere è) ed è anche più malleabile (forse), cioè non necessità una chirurgia o una riprogrammazione tramite elettroshock, psicofarmaci, lavaggi del cervello, ecc.. Ma, soprattutto, questo non avviene perché non facciamo fatica ad entrare nella modalità di pensiero: il mio corpo è esatto, ma il mio carattere-personalità-anima è sbagliato, è del genere sbagliato. Facciamo fatica perché risentiamo ancora di un’impalcatura platonica, spiritualista, che vede l’interiore molto più importante dell’esteriore, e l’esteriore, cioè la materia corporea, una prigione, un orpello, una corazza, ma non una parte essenziale del mio io più originario.

Dunque, sotto al gender si nasconde la solita eresia gnostica, che va avanti dalla cattività egiziana di Israele ed è la solita minaccia che da 2000 anni incombe sulla Chiesa, sorgente delle peggiori forme eretiche. Per l’eresia gnostica tutto il mondo materiale è destinato alla distruzione, mentre lo spirito degli esseri pneumatici (eletti) è destinato a tornare nel Pleroma, dove alberga il divino. Lo spirito degli eletti è una scintilla del divino, la materia è qualcosa di degenerato.