Il vescovo Ricchiuti: “la verità sulle cause del conflitto non viene detta”

Il vescovo Ricchiuti: “la verità sulle cause del conflitto non viene detta”

di Bruno Volpe

“SIA L’ONU MEDIATORE NEL CONFLITTO TRA RUSSIA E UCRAINA”

“Sia l’Onu mediatore nel conflitto tra Russia e Ucraina, la guerra è una follia. Prevalga il dialogo”.

Lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato Monsignor Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura Gravina, Presidente Nazionale di Pax Christi.

Eccellenza Ricchiuti, secondo dati recentemente diffusi sin qui nel conflitto sono morti quasi 500 bambini. Un dato impressionante…

“Le conseguenze di un conflitto sono sempre gravi e drammatiche, specie quando a rimetterci sono i bambini. Trovo assurdo in ogni caso prendersela con i civili, questa è la domanda fondamentale: perché colpire gente innocente che non ha nulla a che spartire con i problemi geopolitici? Che colpa ne hanno civili e bambini, parti indifese? Colpire queste persone è un crimine contro l’umanità. Penso ad esempio ai bimbi deportati in Russia, è gravissimo e la recente missione del cardinal Zuppi in Ucraina a questo mirava, un invocazione umanitaria alla Russia affinché restituisca i bambini deportati”.

In una recente intervista concessa negli Usa l’ex premier Draghi ha invocato la sconfitta della Russia, il fronte comune anti russo di Usa e UE e soprattutto l’entrata di Kiev nella Nato, che ne pensa?

“Sono affermazioni insensate. Ricordo quello che tanti anni fa Papa Giovanni XXIII, quando già gli arsenali atomici erano presenti, diceva della guerra cioè che è una cosa fuori della ragione, è irrazionale di per sé. Io non sono né per la Russia, né per l’Ucraina, tuttavia occorre riconoscere che non sempre la verità sulle origini e le cause di questo conflitto viene detta e raccontata, occorre leggere meglio la storia. Ultimamente abbiamo ascoltato in Cei un vescovo ucraino il quale ha dichiarato che la pace arriverà solo quando l’ Ucraina vincerà la guerra. Una cosa inaccettabile, soprattutto perché detta da un vescovo. Invece occorre seguire gli insegnamenti del Papa il quale non si stanca mai di invocare una soluzione pacifica al conflitto, che le armi cessino di parlare e si dia spazio al dialogo, alla diplomazia. Con la guerra ci perdono tutti ed è un oltraggio alla sacralità della vita”.

Bisogna mediare…

“Sicuramente. Ma quali sono i mediatori davvero autorevoli? Non la Cina e tanto meno la Nato. Occorre che di questo e subito, si occupi l’Onu, l’Onu dia risposte”.

Ultimamente in Italia è stato impedito ad una pianista russa di esibirsi solo perché russa: quale la sua idea?

“Le ripeto che io non sono a favore di nessuno dei contendenti e riconosco che attaccare un’altra nazione o prendersela con i civili o bambini è gravissimo. Tuttavia non ha senso fare di tutta l’erba un fascio. La Russia, e il popolo russo, non sono il male assoluto e non possiamo e dobbiamo confondere i russi con chi li governa. Perché ad esempio boicottare gli sportivi russi nelle gare o non fare suonare un’orchestra russa? O per quale motivo dire di no ad un artista di quel Paese, di non esibirsi? Certi boicottaggi non hanno alcun senso e sono segno di immaturità e forse persino razzismo. La cultura, le tradizioni, le origini storiche non hanno alcuna responsabilità nel conflitto e non abbiamo ragione di criminalizzare un popolo. La sola via di uscita si chiama dialogo e mediazione e a mio avviso dovrebbe intervenire l’Onu”.

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