Il 57% degli italiani pensa che la maggior parte delle donne sia indotta o costretta ad abortire
a cura di Angelica La Rosa
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NON SI TRATTA QUINDI DI UNA “LIBERA” SCELTA
Il 76% dei cittadini, ovvero quasi 8 italiani su 10, pensa che lo Stato dovrebbe dare più aiuti sociali, economici e psicologici alle donne incinte per offrire alternative concrete a chi altrimenti sarebbe costretta o indotta ad abortire. Ben il 71% ritiene che lo Stato dovrebbe riconoscere la maternità come valore sociale, mentre il 57% degli italiani pensa che la maggior parte delle donne sia indotta o costretta ad abortire: non si tratta quindi di una “libera” scelta.
Sono i dati che emergono dal sondaggio nazionale promosso da Pro Vita & Famiglia e condotto da Noto Sondaggi, presentato oggi all’Hotel Nazionale, in Piazza di Monte Citorio a Roma, nel corso della conferenza stampa dal titolo “FACCIAMO 31: Il dovere Costituzionale di proteggere la maternità, promuovere la Vita e agevolare la Famiglia”.
Per quanto riguarda i giovani: per il 58% dei cittadini si dovrebbe sensibilizzare le giovani donne, anche minorenni, per disincentivare l’aborto, e per quasi 7 italiani su 10 oggi le giovani coppie non hanno sufficiente libertà e possibilità di formare una famiglia. Quasi un plebiscito, poi, con l’87% delle risposte, per chi pensa che gli aiuti economici e sociali attualmente previsti dallo Stato per sostenere le coppie che hanno o intendono avere figli siano insufficienti.
I risultati dell’indagine demoscopica condotta da Noto Sondaggi rivelano poi come sia cruciale la questione lavoro. Addirittura l’80% delle donne intervistate ritiene che non ci sia sufficiente possibilità di conciliare maternità e lavoro e il 77% delle donnepensa sia impossibile non avere ripercussioni sul lavoro in caso di figli.
Per quanto riguarda, invece, le cause più frequenti che inducono le donne ad abortire, la maggioranza degli italiani indica difficoltà economiche, di conciliazione con carriera e studio, difficoltà familiari. Per aiutare le coppie ad avere figli e formare una famiglia, il 36% degli intervistati ritiene che l’intervento più utile sia quello di dare maggiore flessibilità al lavoro.
Infine, l’esperienza diretta con chi ha vissuto il dramma dell’aborto. Il 30% delle donne intervistate e il 35% dei giovani, dicono infatti di aver conosciuto una parente o amica che ha scelto di abortire a motivo dei disagi economici, secondo il 56%degli intervistati.